Quale futuro per il castello?

Un affollato incontro alla Sala Girona per fare il punto sul maniero, chiuso dal giugno 2007


Un confronto mai sopito, quello dei santangiolini con le istituzioni che dal giugno del 2007 hanno visto “alzare il ponte levatoio” sul castello.
E la sensibilità intorno al maniero barasino si è fatta viepiù intensa dal momento in cui altrettanto lontana s’è vista la riapertura di quest’imponente testimonianza storica sul nostro territorio, a perdersi di fronte alle non sempre evidenti ragioni di sicurezza che ne decretarono la troppo improvvisa chiusura, cinque anni orsono. La cospicua partecipazione da parte della cittadinanza al dibattito aperto alla sala Girona lo scorso 27 gennaio dal movimento d’impegno civico “Sant’Angelo Viva” e dalla giovane associazione “In gir per Sant’Angel” allora, ne è l’evidente dimostrazione. Relatori al tavolo dell’iniziativa, coordinati dal giornalista Lorenzo Rinaldi, alcune delle persone che, pur in ruoli diversi, e a fasi alterne, in questi anni sono state informate
dei fatti e hanno interagito con la Fondazione “Morando Bolognini” in posizioni differenti, come Gaetano Boggini in veste dei trascorsi da consigliere della stessa Fondazione; Franco Buttà, membro dell’Associazione “Amici del castello”; il sindaco Domenico Crespi e Cristiano Devecchi, assessore provinciale al bilancio. Lungi dal calare il sipario su di una vicenda che, a detta degli interlocutori, si è rivelata quindi non semplice, gli attuali investimenti per un milione e settecento mila euro stanziati tanto dalla Fondazione Bolognini, quanto da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Banca Popolare di Lodi, riaccendono tosto la questione: “Castello, che fare!?”.
La serata si è pertanto proposta, al vaglio di eventuali nuovi progetti e per una situazione, forse, da troppo tempo in sospeso (con le stesse iniziative che di questa repentina sospensione sono state vittima).
Il “come sarà” preventivato dall’incontro, tuttavia, pone sul piatto molta carne al fuoco davanti a una sola certezza, quella che intravede a tutt’oggi la possibile riapertura della struttura solamente entro il Natale del 2013 (premesso il pieno rispetto dei lavori di restauro, confermati dall’attuale direttore della Fondazione, Luigi Degano - come da articolo de “Il Cittadino” del 27/01/2012 - non presente all’evento). A inaugurare la serata, invece, lo studio architettonico della giovane dottoressa Alice Filaretti, che ha dato rilevanza a una tesi personale di consolidamento e riqualificazione strutturali, valorizzandone anche eccellenti spazi visivi come, ad esempio, i camminamenti superiori, dal vasto panorama su tutta la città. Concorde tra i presenti poi, l’idea di un bene comune che è insieme simbolo (e come tale, patrimonio “immateriale” della cittadinanza) oltre che patrimonio materiale del paese, che come tale andrà vissuto, entrando a pieno titolo nell’abitato attraverso il medesimo parco e aree adiacenti. Ecco allora l’importanza di un’azione sinergica da parte degli attori in scena, come auspicato dallo stesso sindaco Crespi, o più concretamente, dell’attuazione di percorsi turistici che amplierebbero una vocazione tradizionalmente meno centrale al nostro territorio, più noto per il commercio, come ventilato dall’assessore provinciale Devecchi in odore di Expo 2015 a Milano, che anche per questo non dovrebbe escludere l’importanza di un indotto derivante da un bene tanto prestigioso come quello oggetto del dibattito in corso.
Valevole pertanto il senso politico dell’iniziativa nella sua accezione più nobile, sulle scelte da operare per un bene comune, ma che a detta dei presenti, come ha sottolineato pure il dottor Boggini, non hanno avuto parte in causa precedentemente: per decisioni prese dall’ente Cra da cui dipende la Fondazione stessa e che per motivi di bilancio e disinteresse ha probabilmente posto i sigilli. L’incontro rinnova pertanto la progettualità e il senso di condivisione intorno a un bene storico e museale che dev’essere sempre più tutelato e partecipato, ma che per essere tale necessita ancor di più di scelte locali decisive e a più mani.
Matteo Fratti

 


IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano