Viaggio nelle scuole superiori: ecco le scelte dei nostri ragazzi
Uno su quattro si iscrive allo Scientifico, “tengono” geometri e ragionieri
Nominati i dirigenti scolastici reggenti per le scuole di Sant’Angelo


Nel dicembre 2006 “Il Ponte” tentò, in modo un po’ artigianale vista l’assenza di informazioni ufficiali, di fare una piccola indagine per capire le scelte scolastiche dei ragazzi di Sant’Angelo, almeno per quel che riguardava la scuola superiore.
L’auspicio che allora facemmo di un monitoraggio sistematico e istituzionale di tale fenomeno trova ora una importante risposta in un lavoro svolto dalla Provincia di Lodi.
È stato infatti recentemente pubblicato uno studio dal titolo “Scolarità e flussi nel sistema di istruzione e formazione professionale della provincia di Lodi”.
Si tratta di un corposo lavoro statistico relativo proprio agli studi della scuola superiore, che analizza i dati provinciali in serie storiche, dal quale è possibile attingere alcune interessanti informazioni che riguardano sia la nostra Provincia, sia la realtà cittadina.
Per la nostra incursione prenderemo a riferimento solo l’anno scolastico più recente (2009/2010).
Prima di addentrarci nei numeri è utile ricordare che le recenti leggi di riordino degli indirizzi del secondo ciclo scolastico hanno suddiviso l’offerta in due sistemi, quello dell’ Istruzione e quello della Istruzione e Formazione professionale.
Nel primo gruppo ci sono i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali (tutti con durata quinquennale), nel secondo gruppo ci sono i percorsi triennali di formazione professionale erogati da Istituti scolastici statali o da Enti accreditati a livello regionale. Entrambi i percorsi concorrono all’obbligo scolastico.
La prima informazione che emerge riguarda il tasso di scolarità, cioè il rapporto fra la popolazione dai 14 ai 18 anni e gli studenti iscritti nel quinquennio (non includendo quindi gli iscritti alle scuole di formazione professionale): in provincia siamo all’84 %, mentre il tasso di scolarità di Sant’Angelo è del 79%. L’indagine arriva poi a conoscere quali tipi di scuole scelgono i nostri ragazzi e dove vanno a studiare.
L’analisi dei flussi permette così alla provincia e alla regione di monitorare la domanda e l’offerta formativa.
Ecco i dati di Sant’AngeloLa vocazione formativa: quali scuole scelgono i nostri ragazzi?Dalla sottostante tabella risulta che il 40,7 % degli studenti iscritti all’anno scolastico 2009/2010 (in qualsiasi classe), stava frequentando un percorso di istruzione liceale.
Il 37,3% frequentava un istituto tecnico mentre il 12,5% frequentava un istituto professionale.
Il 9,5% infine era iscritto ai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale.

Ecco il dettaglio per indirizzo:
scuola
Liceo classico
Liceo Scientifico
Liceo Linguistico
Liceo Artistico
Liceo Scienze umane
Istituto Tecnico Industriale
Istituto Tecnico Commerciale
Istituto Tecnico Geometri
Istituto Tecnico Periti Aziendali
Istituto Tecnico per il Turismo
Istituto Tecnico Agrario
Istituto Professionale Industria/Artigianato
Istituto Professionale Servizi Sociali
Istituto Professionale Commercio/Turismo
Istituto Professionale Agro-ambientale
Istituto Professionale Servizi alberghieri
Istituto Professionale Servizi pubblicitari
Istruzione e Formazione Professionale*

numero
23
130
25
4
46
40
60
49
22
33
5
22
10
16
3
15
4
53
560

%
4,1%
23,2%
4,5%
0,7%
8,2%
7,1%
10,7%
8,8%
3,9%
5,9%
0,9%
3,9%
1,8%
2,9%
0,5%
2,7%
0,7%
9,5%
100,0
*Relativamente al dato della formazione professionale disponiamo dei dettagli unicamente a livello provinciale che evidenziano come la richiesta sia così suddivisa: Acconciatura estetica 28%, Meccanica 18%, Servizi all’impresa 16%, Alberghiero-ristorazione 13%, Elettricità-elettronica 12%, Grafica 8%, Logistica 5%.

Il pendolarismo scolastico:
dove fanno le superiori i ragazzi santangiolini?
46% a Lodi
27% a Sant’Angelo
19% a Pavia
4% a Casalpusterlengo
1% a Codogno
1% a Melegnano
1% a Milano
1% in altri Comuni

Sono quattro le città sedi di scuola superiore nella nostra provincia. Dalla lettura del rapporto emerge che mentre Lodi, Codogno e Casalpusterlengo sono poli di attrazione per gli studenti lodigiani di tutta la provincia, Sant’Angelo (con l’Istituto Pandini) è alimentata prevalentemente da residenti nel comune e nei paesi limitrofi anche di altre province.
Si tratta sicuramente di un punto critico per la nostra scuola, imputabile non solo alla posizione geografica di Sant’Angelo ma anche alla difficoltà di farsi conoscere al di fuori dell’area santangiolina.
Giancarlo Belloni

Scuole a Sant’Angelo
(dati del Piano di diritto allo studio 2011/2012 del comune di Sant’Angelo)

Numero di iscritti: 1805
Scuola Materna: 351 (di cui 191 presso la Materna Ca-brini e 160 alla Materna Vigorelli)
Scuola Primaria: 582 (di cui 382 alla Morzenti e 200 alla Collodi)
Scuola Media: 487 (di cui 291 nel plesso di via Bracchi e 196 in viale Montegrappa)
Scuola Superiore: 385 (Istituto Pandini)

La percentuale di stranieri
Materna Cabrini 24% (45 alunni)
Materna Vigorelli 34% (54 alunni)
Primaria Morzenti 19% (71 alunni)
Primaria Collodi 36% (71 alunni)
Media Via Bracchi 15% (45 alunni)
Media Viale Montegrappa 29% (56 alunni)
Istituto Pandini 10% (40 alunni)

Numero totale alunni stranieri: 382 su 1805 = 21%

Nominati i dirigenti scolastici reggenti per le scuole di Sant’Angelo
Alla scuola Media “Santa Cabrini”, l’anno scorso retta dalla dirigente di Lodi Vecchio Maria Grazia De Carolis, è arrivato il titolare dell’Istituto “Gandini” di Lodi, Abele Bianchi.
A Massimo Jovacchini, dirigente al terzo circolo di Lodi è stata affidata anche la direzione didattica della scuola primaria “Morzenti” prima assegnata a Cristiano Grassi. Mentre per la direzione didattica della scuola primaria “Collodi” è stato nominato reggente Antonello Risoli; l’anno scorso era reggente Ornella Cassè, già preside al liceo “Novello” di Codogno.

Indagine “Tuttoscuola”:
le scuole della provincia di Lodi sono fra le migliori d’Italia

Una bella notizia per il nostro territorio! Il mensile “Tuttoscuola” ha pubblicato il 2° rapporto sulla qualità nella scuola dal quale emerge che la provincia di Lodi si classifica al terzo posto nazionale per la qualità delle sue scuole. I giornalisti hanno analizzato ben 96 indicatori raggruppati in quatto macro parametri: risorse e strutture, organizzazione e servizi, condizioni del personale, risultati scolastici. Il punteggio finale ha visto la provincia di Biella al 1° posto , seguita dalle province di Torino e Lodi.
Interessante il confronto con le province a noi limitrofe: Milano al 7° posto, Pavia al 30°. A livello regionale il Piemonte guida la classifica davanti a Friuli Venezia G. e Lombardia. Fanalini di coda Campania, Sardegna e Sicilia anche se il Sud in generale è in recupero. Ad esempio in termini di patrimonio delle scuole (attrezzature didattiche, dotazioni di libri, uffici), il rapporto evidenzia che in testa alla graduatoria ci sono ben 5 regioni meridionali, forse per un più efficace impiego dei fondi europei.
Le scuole più informatizzate d’Italia si trovano in Puglia.
Il meridione resta in affanno invece sull’edilizia, sulla dispersione scolastica e sui risultati scolastici.

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano