L’estro degli alunni a partire dai rifiuti

Dalle classi quinte della Scuola Morzenti


L’arte è arrivata a Sant’Angelo Lodigiano presso la Sala Girona nei giorni 28 e 29 maggio grazie ad una iniziativa che ha preso il via dalla Scuola Primaria “Riccardo Morzenti”: opere d’arte create con materiali di recupero realizzate dagli alunni delle classi quinta A, B e C, con le insegnanti Milka Bongiovanni, Gabriella Bracchi, Carmelo Calabretta, Claudia Dalla Valentina, Maura Galleani, Sabrina Orecchia, Elena Rota, Marialuisa Sali, Letizia Sudati.
Tutto ha avuto inizio in questi 5 anni durante i quali la scuola si è occupata di problemi ambientali con l’aiuto di Cristoforo Vecchietti dell’associazione Lupolento e Andrea Butera dell’associazione di riferimento per l’educazione ambientale di Lodi e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale che attraverso il piano diritto allo studio ha sostenuto economicamente il progetto. In totale hanno partecipato 68 bambini-artisti che hanno preso spunto dalla visita a Milano, della mostra su Arcimboldo: le sue opere hanno scatenato la fantasia degli scolari che ritornati a Sant’Angelo hanno iniziato a lavorare in gruppo utilizzando materiali di recupero: sughero, carta, lattine di metallo, bottigliette di plastica, lana ricavata da gomitoli, pigne vere, noci, castagne, pile scadute, rotoli di carta igienica, pezzi di telefonini fuori uso e così via… L’arte a partire dai rifiuti, un’idea dalla valenza filosofica, dato che, lo sappiamo bene, viviamo nella società dell’usa e getta, del rifiuto indiscriminato. La fantasia e l’estro degli alunni della scuola Morzenti hanno dimostrato che è possibile recuperare una società che va a rotoli a causa, come sempre, del puro interesse economico. Porre attenzione a ciò che ci circonda, stimolare la propria curiosità, creare idee attraverso oggetti di uso quotidiano, eliminare l’atteggiamento diffuso allo spreco. Sono nati, così, disegni che hanno cercato di riprodurre le opere di Arcimboldo viste nella mostra milanese, e un video che mostra il percorso effettuato dai bambini.
Si è trattato di un’esperienza molto valida soprattutto perché l’aspetto ludico e quello istruttivo-culturale si sono bene mescolati nell’operato di questi alunni. Ciò dimostra anche l’importanza che l’arte riveste in chi si accinga a conoscerla e in chi voglia cimentarsi a creare. Che quest’esperienza parta dai più piccoli è nota degna di menzione ed è cosa ottima. Solo educandoci a capire l’arte fin dalla più tenera età possiamo pensare a nutrirci di cultura. La mente umana nei bambini è molto più elastica di quella adulta. Va semplicemente allenata: solo così cresceranno adulti intelligenti, informati, responsabili. Ben vengano, perciò, queste iniziative e soprattutto iniziative che prendono il via dalla scuola, l’ambiente primario che deve assicurare l’istruzione e l’apprendimento del senso critico che caratterizza ognuno di noi.
Tatiana Gorla


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