Ricostituita la sezione Anpi di Sant’Angelo. Una bella notizia per la vita democratica della nostra città. L’assemblea dell’associazione nazionale partigiani si è tenuta sabato 10 aprile alla sala Girona.
La nuova sezione avrà cinque figure di riferimento, cinque partigiani santangiolini: Franco Lombardi, Gianfranco Mondini, Giovanni Lacchini, Osvaldo Grecchi e Giuseppe Danelli. Completano il direttivo Santina Muzzani, Marco Danelli, Antonio Grecchi, Lorenzo Mondini, Agostino Baggi, Giovanni Bettinaldi, Ernesto Racconi e Lindoro Toscani.
L’assemblea ha visto la partecipazione del presidente vicario dell’Anpi di Lodi, Isa Ottobelli, che ha portato i saluti del presidente dell’Anpi provinciale, Edgardo Alboni.
Tra gli interventi, da sottolineare quello del santangiolino Franco Lombardi, che ha ricordato a tutti i presenti il valore della lotta partigiana.
Dopo anni in cui la sezione Anpi di Sant’Angelo non aveva iscritti, ora sembra dunque essere arrivata una significativa inversione di tendenza. I partigiani santangiolini che facevano riferimento a Stradella hanno deciso di ridare vigore alla sezione barasina.
E proprio i cinque partigiani entrati nel nuovo direttivo hanno fortemente voluto la rinascita della sezione di Sant’Angelo, pur con l’impegno a mantenere stretti rapporti di collaborazione con Stradella e Romagnese, luoghi della lotta partigiana.
Tanti gli impegni che attendono l’Anpi di Sant’Angelo: le celebrazioni del 25 aprile e quelle per il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, ma anche l’attività nelle scuole, per far capire ai ragazzi di oggi che senza i partigiani non avremmo avuto un’Italia libera.
L’attività della sezione santangiolina sarà orientata inoltre alla raccolta e alla catalogazione delle memorie partigiane: racconti, interviste, testimonianze, che i partigiani ancora in vita e quelli scomparsi hanno lasciato negli anni scorsi.
Nel corso della partecipata assemblea alla sala Girona sono state infine ricordate le figure di Mario Eusobio, storico fondatore e primo presidente dell’Anpi di Sant’Angelo, e del sacerdote don Nicola de Martino, personaggio di riferimento dell’attività partigiana svolta all’ombra del castello Morando Bolognini.
Lorenzo Rinaldi.