Sinterama: il nostro impegno per evitare le speculazioni

I forum de “Il Ponte” con l’Amministrazione comunale

Difficoltà di accesso agli atti pubblici, pubblica istruzione, servizi sociali, integrazione, ecologia e occupazione, i temi trattati con il consigliere di minoranza Ugo Speziani


Con questo numero iniziamo la seconda parte dei nostri incontri con l’Amministrazione comunale: andremo ad incontrare i gruppi di minoranza presenti in Consiglio. È l’8 novembre quando incontriamo il nostro interlocutore, Ugo Speziani, che nelle ultime elezioni era candidato sindaco per la lista L’Unione fa Sant’Angelo, raggruppamento di centrosinistra che ha conquistato il 10% dei consensi e un posto in Consiglio comunale.
A lui l’onere e l’onore di esprimersi per primo (la scelta è stata del tutto casuale) sul lavoro fin qui svolto dall’Amministrazione Crespi.

Signor Speziani ci spiega il ruolo dell’opposizione nel consiglio comunale?
L’opposizione è importante perché ad essa è demandato sia il controllo sulla correttezza degli atti amministrativi sia la vigilanza sulla applicazione del programma da parte di chi amministra. L’opposizione deve inoltre fungere da stimolo per iniziative utili per il paese.
Un ruolo forse un po’ più facile rispetto a chi ha la responsabilità di amministrare…
È vero che abbiamo meno responsabilità rispetto a chi deve prendere le decisioni ma il nostro ruolo non è facile. Ad esempio io rappresento da solo il mio gruppo in consiglio comunale e devo interessarmi di tutte le questioni, mentre chi amministra di solito segue settori ben precisi. Poi aggiungo che a Sant’Angelo, essere all’opposizione, è più difficile che in altri Comuni.

In che senso?
Da noi si aggiunge la difficoltà di accesso agli atti. Occorre seguire una particolare burocrazia per riuscire ad avere le delibere di Giunta… il contrario di ciò che succede a Lodi o Codogno dove gli atti sono pubblicati sul sito internet del Comune e sono a disposizione dei consiglieri con notevole anticipo rispetto alle date di discussione. Da noi mai prima delle 48 ore canoniche! È capitato di avere la documentazione il venerdì mattina per un Consiglio convocato per il lunedì successivo: come si può pensare che un gruppo politico riesca a convocare per tempo i propri aderenti per discutere la linea da tenere?
Se è solo una questione organizzativa forse si può migliorare…
Io ne sto facendo una battaglia, ma su questo punto non vedo una grande passione attorno a me. Inoltre non penso sia solo una questione organizzativa: a volte le informazioni di cui necessitiamo non ci vengono proprio fornite. Porto l’esempio del Consiglio comunale aperto sulla sicurezza tenuto recentemente. Siccome temevo il facile collegamento delinquenza = immigrazione ho chiesto di conoscere i dati effettivi sui reati nel Lodi-giano, oltre a quelli sull’andamento demografico degli ultimi tre anni. Ebbene, i dati demografici li ho ottenuti solo qualche ora prima del consiglio, dopo una insistenza diciamo… pressante, mentre quelli sulla delinquenza mi sono stati negati perché, mi è stato detto, appannaggio delle Forze dell’Ordine. Ci siamo quindi presentati ad un Consiglio comunale senza nemmeno conoscere la situazione della quale si doveva discutere. Peccato che i dati sulla delinquenza nel Lodigiano, che secondo la nostra amministrazione erano riservati, erano già stati pubblicati su “Il Cittadino” qualche mese prima…
Tutto questo mi fa dire che l’opposizione talvolta è maltrattata. Eppure bisogna ricordare che i consiglieri di opposizione rappresentano quasi il 60% dei cittadini! A non permetterci di svolgere bene il nostro lavoro si compie un atto di ingiustizia, oltre a commettere un atto di supponenza nel ritenere che solo chi ha vinto le elezioni possa avere buone idee per la città.

Ha citato il Consiglio comunale sulla sicurezza che, era inevitabile, ha discusso molto di immigrazione. Nel suo intervento si è mostrato sensibile alla questione della integrazione degli stranieri. Cosa ci può dire?
L’integrazione è una esigenza soprattutto per il nostro futuro. Se non favoriamo tale processo creiamo emarginazione e da lì nasceranno problemi di tutti i tipi. Ho già detto che dobbiamo lavorare per superare l’equazione delinquenza = immigrazione. Non c’è nemmeno bisogno di dire che occorre la repressione per contrastare la delinquenza, ma questo è problema diverso. Noi dobbiamo ora affrontare anche la questione della seconda generazione di immigrati e il Comune di Sant’Angelo non ha sviluppato nessuna politica di integrazione. Il minimo che può fare è facilitare le attività delle associazioni che si stanno muovendo su questo delicato tema, penso alla Caritas e alle Acli. E poi intervenire sulla scuola. Per prima cosa evitando che San Rocco diventi un ghetto, secondo impegnandosi in progetti di sensibilizzazione.
Cosa intende?
Sull’integrazione degli immigrati, ma il discorso vale anche per altri temi quali la sicurezza stradale, l’abuso di sostanze, il disagio giovanile solo per citare alcune aree critiche, il Comune dovrebbe promuovere una azione coordinata nelle scuole e nelle associazioni. Ogni anno dovrebbe indicare un progetto diverso sul quale lavorare tutti insieme, secondo le proprie specificità, in modo da sensibilizzare i cittadini su tali questioni.
Torniamo all’ordinaria amministrazione. Vorremmo chiederle brevi valutazioni sulla gestione dei diversi settori, a partire dall’istruzione visto che ha parlato di scuola.
Permettetemi una premessa generale: la legge prevede che gli eletti diano un indirizzo politico lasciando la realizzazione operativa in capo ai funzionari comunali. A Sant’Angelo ho invece l’impressione che ci sia un appiattimento degli amministratori sui ruoli che sarebbero dei funzionari mentre non viene esplicitata la funzione di indirizzo.
Entriamo nei dettagli, eravamo sull’istruzione…
Non mi sembra ci siano elementi di novità sostanziale rispetto al passato…
Un giudizio un po’ secco, forse è ingeneroso non ricordare la novità delle borse di studio…
Non fraintendetemi. Il mio non vuole essere un atteggiamento polemico bensì propositivo. Se chiedo di più al Piano di diritto allo studio è perché credo fermamente che la scuola sia l’elemento trainante della società. Il Comune deve stare molto vicino al mondo dell’istruzione, favorendo anche iniziative sovra scolastiche. Certa-mente nella scuola come in altri settori si sono fatte scelte condivisibili. Bene quindi le borse di studio, come bene la sistemazione della piattaforma ecologica e i volantini in lingua, bene la regolamentazione del campo sportivo e bene l’adesione al Consorzio per i servizi alla persona… però, fuori dall’ordinaria amministrazione, ciò che manca è un indirizzo, una visione.
E che dice degli altri settori?
Partirei dai servizi sociali: fanno un grande lavoro di tamponamento delle necessità contingenti per venire in aiuto alle famiglie in difficoltà. Ma alle famiglie monoreddito con figli a carico forse sarebbe più d’aiuto un ampliamento dell’asilo nido, o una convenzione con i privati, che consenta a entrambi i genitori di lavorare.
Ciò mi porta a parlare anche di lavori pubblici: gli interventi previsti rischiano di non essere realizzati perché condizionati dalla vendita di immobili per i quali oggi c’è scarso interesse. L’unico che si è venduto era quello che si doveva tenere: il terreno di via Bolognini poteva essere utilizzato proprio per l’ampliamento del nido la cui priorità, secondo noi, era sicuramente maggiore rispetto, ad esempio, al rifacimento della pavimentazione del centro. E non oso pensare all’impatto sulla viabilità di via Costa quando l’area sarà edificata…

E sull’ecologia, argomento spinoso per una Ammi-nistrazione che ha messo la pulizia fra le sue parole d’ordine?
Alcuni interventi sono senz’altro apprezzabili, ma l’argomento necessita di un altro approccio. Non vedo nessuno stimolo da parte del Comune rivolto al domani: perché non si incentiva la raccolta differenziata? Nel Lodigiano siamo al 50° posto mentre Casalpusterlengo e Codogno sono attorno al 27°! E cosa viene fatto per migliorare l’aria? Nel Lodigiano abbiamo un tasso di tumori sopra la media nazionale e tutti devono promuovere azioni per contrastare questa situazione: qui invece non si fa niente: nessun incentivo per i pannelli solari, nessun controllo sulle emissioni delle auto, nessuna multa a chi abbandona i rifiuti o non li differenzia. Niente che possa avere ripercussioni elettorali!
Non possiamo però dimenticare le questioni di bilancio che condizionano tutte le scelte…
Tra le cose che il Sindaco poteva fare per spendere meno c’era la formazione di una Giunta meno numerosa. Pensate che Lodi ha una Giunta con 8 assessori, Casale e Codogno ne hanno 6. Sant’Angelo ne paga 7 oltre al presidente del Consiglio comunale.
Se avesse seguito la nostra proposta, riducendo numero di assessori (che tra l’altro hanno deleghe molto limitate) e abbassando i compensi decisi dalla precedente Amministrazione del 15% - e non del 2% come ha fatto - avrebbe potuto risparmiare 180.000 euro in 5 anni! E un altro risparmio potrebbe arrivare dalla Farmacia comunale se si riducessero da 5 a 3 i membri del Consiglio di am-ministrazione.

Un problema importante per Sant’Angelo è quello del lavoro e della occupazione. Con la chiusura di Sinterama abbiamo perso l’ultimo insediamento produttivo di un certo livello, rimangono solo le imprese artigianali e il commercio. Perché Sant’Angelo non riesce a creare posti qualificati?
Sono contento di aver promosso l’ordine del giorno sulla Sinterama; non ha salvato nessun posto di lavoro ma ha lanciato un segnale importante contro la speculazione edilizia. Chi dismette attività produttive non può avere tra i vantaggi anche la rivalutazione dei terreni per effetto di variazioni urbanistiche.
Sono consapevole che per un Comune affrontare il tema dell’occupazione è impegnativo, i suoi poteri in questo campo sono limitati. Ma qualcosa si può fare. Piuttosto che sacrificare grandi aree agricole a favore di insediamenti che impiegano pochi addetti bisognerebbe pensare ad attirare importanti aziende interessate a decentrare la produzione… penso al terziario avanzato, a una software house o a organizzazioni commerciali. Per farlo bisogna però che chi amministra sappia attivare una rete con le organizzazioni industriali, la provincia, la regione…

Prima ha detto che l’opposizione deve fungere anche da stimolo: concludiamo allora con tre iniziative sulle quali vorrebbe l’impegno dell’Amministrazione comunale nel breve termine.
Fermarci a tre è dura ma ci provo: chiederei un sito internet più aggiornato che metta in rete anche informazioni di utilità generale (ad esempio chi sa che i lavoratori atipici possono avere un finanziamento per comprare un PC?); poi chiederei al Comune di pensare a progetti che coinvolgano i giovani che fanno il servizio civile; infine lo inviterei a intervenire sul quartiere San Rocco, grande trascurato. E ne aggiungo una quarta: che si interessi dei pendolari!


(Forum condotto dai redattori Giancarlo Belloni, Gabriella Bracchi, Lorenzo Rinaldi, Antonio Saletta)

 


Ugo Speziani