La dedizione alla vita di Giancarlo Bertolotti

Nella biografia di mons. Angelo Comini, un ritratto di grande spessore umano del ginecologo barasino


È la vita come dedizione all’altro, che si evince dalle pagine appassionate del sacerdote mons. Angelo Comini di Pavia sulla figura del ginecologo Giancarlo Bertolotti, col libro“Una vita per la vita”, edito dalle Edizioni Paoline.
Ma il testo è solo lo snodo editoriale di quanto è ancora vivo e presente, della prodigale opera iniziata dal medico barasino a promozione dell’incommensurabile vitalità di una nascita, e per amore di ogni vita nascente e non solo, nel dramma di molte madri nell’incertezza del futuro, trasformata in gioia dalla serena accoglienza della vita stessa. Trepidante attesa, che anche grazie all’incessante dedizione di quest’uomo ha trovato la concreta realizzazione umana verso qualcosa di più grande, verso ciò che è degnamente amato. È quanto è emerso dalla serata di martedì 5 marzo in cui, nel salone della Banca Popolare, gremito per l’occasione, la presentazione del volume in questione davanti a chi c’era non ha avuto reticenze da parte dei relatori, in merito a quanto di bene è ricaduto su molti, della vita di questa personalità a noi concittadina e cara alla Sant’Angelo e dintorni che qui magari non ha potuto esserci, ma ne conserva semplicemente un ricordo.


Mons. Angelo Comini autore del libro, è stato amico di Giancarlo Bertolotti

Così le sensazioni palpabili nelle parole di chi, a presiedere il momento, ha avuto la fortuna di incontrare la riservatezza umana e professionale di “Gino”, com’era familiarmente noto il dottor Bertolotti nei suoi ambienti, in una vita umilmente spesa in aiuto delle madri del Consultorio “Centro per la Famiglia” di Lodi, o dei Cav di Pavia e Sant’Angelo, quindi nella sua quotidiana “missione” presso il policlinico S. Matteo di Pavia fino al fatale incidente del novembre 2005.
È proprio da lì che inizia la sua testimonianza il sacerdote autore della biografia, responsabile dell’Ufficio co-municazioni sociali della Curia vescovile pavese, che incontrò il giovanissimo Giancarlo già dal 1958 nel contesto universitario della Fuci, constatandone da subito la vivace vocazione al bene. La stessa che hanno conosciuto innumerevoli persone nel cammino di una vita, e che lascia vivo nella stessa memoria degli intervenuti i segnali di santità propri della capacità di amare gli altri più di sé stessi, nell’impegno per l’educazione delle coppie (come ha ricordato mons. Carlo Ferrari dei momenti condivisi con un fedele parrocchiano, nonché un amico) a un amore coniugale e a una sessualità come donazione, verso una maternità e paternità responsabili. Anche il sindaco Domenico Crespi ha promesso, a nome del-L'Amministrazione, la titolazione di una nuova via al medico, mentre Franco Bertolotti di Vidardo ha ringraziato a nome della famiglia.
L’attuale parroco di Sant’Angelo mons. Gianfranco Fogliazza ha ricordato di aver meditato molto attentamente sull’opera di Bertolotti, così come Gianni Mussini, vice presidente del Movimento per la Vita italiano, ne ha colto l’importanza del messaggio nella restituzione della dignità a molte madri e a centinaia di bambini, in una piena cultura della vita.
In momenti in cui la tematica dell’aborto non smette mai di essere attuale, la fragranza dello scritto di mons. Comini trova la sincera corrispondenza nella bella prefazione del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano: “Affiorano in queste pagine le prove e le forme di una pietà che sa essere radicale senza mai rischiare gli eccessi dello scrupolo e del sentimentalismo: una pietà bella, chiara, essenziale come certe mattinate di aprile”. Ad aprile, come ogni giorno dell’anno.
Matteo Fratti

 


La copertina del libro edito dalla Edizioni Paoline. Pagine 112, 11 euro.