Lavori pubblici, il braccio operativo del Comune

I forum de “Il Ponte” con l’Amministrazione comunale

Manutenzioni e investimenti, progetti in conflitto con la situazione finanziaria del Comune, le problematiche affrontate nell’incontro con l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Sgualdi.


Il 29 marzo 2008 abbiamo incontrato l’assessore Giovanni Sgualdi per parlare del settore dei Lavori Pubblici.
Diciamolo subito: la sua non è una poltrona comoda. Per diversi motivi. Primo perché quello che fa, o che non fa, è sotto gli occhi di tutti; poi perché deve farsi braccio operativo di proposte lanciate da altri assessorati che non sempre si conciliano con la sua programmazione. Infine perché per fare tutto ci vogliono i soldi che non dipendono da lui ma dall’assessore al bilancio - cioè dal sindaco - che deve combattere con le regole del Patto di Stabilità. Per chiarire la situazione lo stesso sindaco, presente come in altre occasioni anche a questo incontro, con una delle sue metafore ha così sintetizzato la situazione finanziaria del Comune: “È come avere il frigorifero pieno senza la chiave per aprirlo”.
Ma andiamo con ordine ad illustrare la nostra chiacchierata con l’assessore Giovanni Sgualdi, precisando che gli interventi del sindaco Domenico Crespi sono preceduti dalla lettera ‘S’.

Assessore Sgualdi, i suoi colleghi di Giunta che abbiamo intervistato nei mesi scorsi l’hanno chiamata in causa diverse volte in relazione alle esigenze dei loro settori. Ricordiamo Gino Ladiè che ha parlato della necessità di ampliare l’asilo nido, Felice Ferrarese che vorrebbe il raddoppio della piattaforma ecologica, Fiorella Merli che ha preannunciato la realizzazione della pensilina alla scuola Collodi, senza dimenticare Domenico Beccaria che ha condizionato alcune scelte viabilistiche alla realizzazione di interventi strutturali sulle strade, oltre che auspicarne la messa in sicurezza di alcune… Insomma tanta carne al fuoco,

Tutte le problematiche che hanno esposto i miei colleghi sono evidentemente sul mio tavolo e piano piano cercheremo di accontentare tutti. Dobbiamo ricordare però che siamo condizionati dal rispetto del Patto di Stabilità. Alcuni interventi li abbiamo già previsti nel piano triennale. Una delle priorità, sarà la riqualificazione del centro storico con la sistemazione della pavimentazione di corso Umberto I e di piazza Li-bertà, un lavoro che inizierà in estate e che costerà circa 90.000 euro.

Non ci pare che questo intervento fosse una priorità indicata dal vostro programma elettorale che invece privilegiava interventi di riqualificazione di altre vie, come mai questa scelta?

Questa strada è in cattive condizioni soprattutto lungo il tracciato carrabile (infatti su piazza Libertà interverremo solo nella fascia centrale); ciò è anche frutto di mancata manutenzione degli anni scorsi. Per quel che riguarda altre strade abbiamo già ultimato il rifacimento di marciapiedi nelle vie Risorgimento, Mascagni, Biancardi e Rossini ed ora procederemo con l’asfaltatura. Inoltre abbiamo sistemato anche la strada che porta alla Cascina Branduzza.

Il suo ufficio si occupa sia di manutenzione sia di investimenti. Limitandoci alla manutenzione avete fatto una pianificazione precisa? Ci riferiamo ad esempio ad un programma di pavimentazione stradale piuttosto che ad interventi sulla rete fognaria i cui tronchi hanno anzianità diverse…

La programmazione nasce dalle diverse esigenze e può subire, come già è successo, dei rallentamenti per ragioni finanziarie... mi riferisco sempre al Patto di Stabilità. Questo può far privilegiare alcuni interventi piuttosto che altri.

Pare di capire che il Patto di Stabilità quasi obblighi a navigare a vista... Invece sul piano degli investimenti cosa avete in progetto?

C’è da metter mano all’ampliamento del cimitero dove realizzeremo 80 loculi a terra (abbiamo già rifatto l’impianto idrico), dovremo procedere al completamento della via San Carlo alla Ranera, valuteremo il progetto preliminare per la completa riqualificazione di piazza Duca degli Abruzzi.

Fra gli interventi che Sant’Angelo attende da 30 anni c’è la questione del ponte sul Lambro verso Maiano. Sappiamo che non ci sono ancora tutti i finanziamenti. Però, a parte risolvere la questione del traffico automobilistico, c’è anche un problema di sicurezza soprattutto per i transiti pedonali, specie di sera…

‘S’: Mancano ancora 220.000 euro dallo Stato per finanziare i lavori del ponte per il quale abbiamo pensato a qualche soluzione transitoria proprio sulla sicurezza. Scartata la possibilità di vietare gli attraversamenti pedonali, abbiamo cercato di dare un po’ più di illuminazione all’imbocco del ponte almeno nella parte rivolta verso il centro abitato. Aumenteremo i punti luce di via Garibaldi spingendoci un po’ oltre per dare più visibilità al ponte. Altro non si può fare, nemmeno riaprire una passerella pedonale viste le cattive condizioni delle solette laterali.

L'assessore Giovanni Sgualdi con il sindaco Domenico Crespi in un momento
dell'incontro con la redazione de "Il Ponte".

Un’opera già deliberata ma non ancora fatta, è la ciclabile lungo il lato interno di viale Zara spesso occupato da auto in sosta…

‘S’: Credo che lì, come in via Cogozzo o in centro, si è tollerato troppo spesso la presenza di auto parcheggiate abusivamente. Comunque tornando all’opera in questione, è un esempio di slittamento dovuto al Patto di Stabilità.

Anche la rotatoria alla Malpensata è un intervento da tempo atteso…

Questo è un lavoro finanziato dal Comune e dalla Provincia; contavamo sulla partecipazione regionale che invece non ci sarà. Appena avremo la disponibilità per coprire la quota mancante la faremo.

Proviamo allora ad affrontare la questione da un diverso punto di vista: indipendentemente dai soldi, se lei potesse intervenire liberamente, quali problemi ritiene siano più urgenti? La pavimentazione delle strade? Le fognature più vecchie da rivedere? La messa in sicurezza di alcuni immobili? La manutenzione degli edifici scolastici?

Tutto quello di cui lei ha parlato… abbiamo preso in carico una città con tanti problemi aperti. Ad esempio un grosso intervento riguarda le fognature della via Costa e del quartiere Santa Maria.

‘S’: Vorrei precisare che per finanziare i grandi interventi contiamo sulla vendita di immobili comunali quali Villa Redentore di Vigarolo e l’ex ufficio igiene di viale Zara. Fatemi aggiungere che avremmo voluto portare in centro anche l’ufficio postale mettendo a disposizione l’ala destra dell’ex palazzo comunale (quella dove una volta c’era l’ufficio anagrafe); le Poste non hanno però accettato: ci hanno chiesto di posizionare un container provvisorio in piazza Duca degli Abruzzi per poter ristrutturare le aree di via Madre Cabrini, che conducono con un contratto di locazione. Abbiamo invece raggiunto un accordo con il provveditorato, e metteremo a disposizione i locali per l’insediamento della seconda direzione del circolo didattico che avrà sede nella palazzina in viale Monte Grappa che ospita già l’INPS e il Consorzio Basso Lambro. Gli spazi inferiori saranno dedicati a ludoteca e biblioteca.

Dal punto di vista delle risorse umane l’ufficio Lavori Pubblici dispone di un numero sufficiente di addetti?

‘S’: No, ma è un problema più generale. Il Comune ha 53 dipendenti che sono obiettivamente pochi in rapporto alla popolazione residente, ma non possiamo assumere nessuno.

Come amministratori che devono operare nel campo delle costruzioni siete sensibili ai temi dell’utilizzo delle tecnologie avanzate, del risparmio energetico della salvaguardia delle risorse idriche? È possibile che le opere comunali vengano realizzate con questo tipo di attenzione e che ciò venga pubblicizzato in modo da fare da traino agli interventi dei privati?

‘S’: Su questo tema ci trovate sicuramente sensibili; non posso certo intervenire sulle opere già in corso ma sono convinto che qualsiasi nuova costruzione debba essere fatta con un occhio di riguardo al problema ambientale e al rapporto costi/benefici.

Assessore, gli argomenti affrontati ci porterebbero a parlare anche degli interventi sul patrimonio esistente (es. la ristrutturazione dell’ex ospedale Delmati o della cascina Ortaglia) come pure delle questioni dell’edilizia pubblica e convenzionata. Sappiamo però che questi temi esulano dalle sue competenze. Ne parleremo nei prossimi incontri con l’assessore al Patrimonio e col Sindaco che ha tenuto per sé la delega all’Urbanistica. Al Sindaco chiederemo anche di illustrare le ragioni per le quali ha ritenuto opportuno separare la responsabilità delle tre aree dei Lavori Pubblici, del Patrimonio e dell’Urbanistica che ci sembrano fortemente interconnesse.

I componenti la Commissione comunale lavori pubblici e beni patrimoniali
Per la maggioranza: Gandini Emanuela, Beretta Alessandra, Tonali Giuseppe, Licchelli Andrea, Scandelli Pietro, Berzigotti Massimo.
Per la minoranza: Procaccio Francesco, Negrini Lorenzo, Malattia Angela.

(Forum condotto dai redattori Giancarlo Belloni, Gabriella Bracchi, Angelo Pozzi, Lorenzo Rinaldi, Antonio Saletta)


Giovanni Sgualdi


Cos’è il Patto di Stabilità?

È un’espressione che abbiamo incontrato spesso nelle stanze comunali. Ne abbiamo già parlato su altri numeri de “Il Ponte” ma vale la pena ricordarne il significato.
Il Patto di Stabilità Interno (questo è il nome ufficiale) è un insieme di vincoli finanziari voluti dal Governo per coinvolgere le amministrazioni locali (principalmente i Comuni e le Province) nello sforzo di migliorare i conti dello Stato e mantenere equilibri di bilancio compatibili con gli impegni assunti in sede di Unione Europea.
Tradotto in pratica, le amministrazioni locali devono tenere sotto controllo la spesa (mantenendola entro parametri fissati) per non incorrere in una procedura di infrazione che porterebbe all’aumento di tasse (addizionale irpef) a carico dei cittadini.