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Ancora... sul funzionamento del T.Red

Nel numero 6 anno 11 del mese di dicembre 2007 ho notato, con stupore la pubblicazione della mia comunicazione (non avendo autorizzato tale atto) inviata con posta elettronica di chiarimenti circa l’esistenza di una legge che “disciplinasse il tempo del giallo negli impianti semaforici”.

Essendo la suddetta comunicazione stata pubblicata, per dovere di verità, mi vedo costretto a replicare alla vostra risposta, in quanto, la stessa non ha soddisfatto le mie richieste. Vi autorizzo, pertanto, alla pubblicazione della presente.

Per leggi ordinarie si intendono gli atti deliberati dal Parlamento secondo il procedimento disciplinato, nelle sue linee essenziali, dagli artt. 70 e ss della Costituzione, e più ampiamente, dai regolamenti parlamentari. Nella vostra risposta si legge, invece, che “... il Ministero dei Trasporti ha emanato il 16.07.2007 la nota n. 67906 intitolata Tempi della durata del giallo ai semafori”, ed ancora “...in particolare lo studio prenormativo pubblicato dal C.N.R il 10 settembre 2001...”; ed ancora “...nella pratica, ai fini della massima uniformità applicativa, si adottano generalmente tempi fissi di 4 o 5 secondi,...”. Infine, si rileva che “...il Ministero dei Trasporti ha inoltre emanato un rapporto intitolato: Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche...” nel quale “a pag. 138 si legge che i tempi del giallo suggeriti sono i seguenti”.

Da quanto sopra appena esposto, si evince con lapalissiana chiarezza che non esiste nessuna fonte giuridica che disciplina il tempo del giallo dai 3 a 5 secondi! Infatti, come giustamente avete indicato, l’art. 41 X° comma del D.lgs n. 285/92 (atto avente forza di legge) “...non indica una durata minima del periodo di accensione della luce gialla veicolare”.

Sperando che tale considerazione raggiunga gli Organi Pubblici competenti, vi auguro un buon anno lavorativo e porgo i più cordiali saluti.

Avv. Carlo Speziani

 

Egregio avvocato Speziani,

abbiamo pubblicato la sua prima lettera per tre motivi:

1) ci è stata fatta pervenire tramite mail, come tutte le altre lettere che mensilmente i lettori ci inviano, e trattava un argomento ampiamente dibattuto da tempo sulle pagine del nostro giornale;
2) il contenuto della sua prima missiva ci sembrava di interesse generale, visto che il problema T-red riguarda alcune migliaia di cittadini-automobilisti;
3) non ci aveva comunicato il suo diniego alla pubblicazione di tale missiva che, ripetiamo, aveva tutte le sembianze delle tante altre lettere che riceviamo.

Grazie per l'attenzione che ha comunque dimostrato di dedicarci.

“Il Ponte”