L’acqua come bene comune

Raccolta di firme e delibere comunali per un’importante battaglia ecologica


Nel Lodigiano sta arrivando ad un primo risultato un’importante battaglia ecologica.
Infatti il Comitato per l’acqua pubblica con sede a Lodi sta portando a termine alcune concrete azioni.
L’acqua è un bene di tutti, un bene pubblico che tale deve restare per non incorrere in brutte future sorprese. Già abbiamo perso il suolo, difendiamo con i denti l’aria e l’acqua.
Questa la sintesi del pensiero del comitato che si è proposto due concreti obiettivi.
Una raccolta di firme per “una legge di iniziativa popolare a favore dell’acqua come bene comune, come diritto universale inalienabile”. La campagna lodigiana di raccolta firme è stata un successo con ben 2.920 firme, mentre a livello nazionale si sono raggiunte 350.000 adesioni.
Il secondo impegno del comitato è stato invece la raccolta di delibere comunali per indire un referendum sul tema dell’acqua pubblica in Lombardia. Qui il tema è più complesso. Basti dire che, contrariamente alla legge nazionale, la Regione Lombardia ha una legge regionale che consente forme di privatizzazione dell’acqua.
Il comitato si è quindi impegnato a raccogliere il maggior numero possibile di delibere di Consiglio comunale da presentare poi in Regione, al fine di richiedere il referendum.
La campagna si concluderà il 31 dicembre ma Ercole Ongaro, il portavoce di questo comitato, ha già annunciato alla stampa che il quorum è stato ampiamente raggiunto. La delibera è stata votata anche nei Comuni del santangiolino segno, questo, della sensibilità rispetto ad un bene primario qual è l’acqua.
Minor attenzione è stata in-vece prestata a questo tema dalla nostra città.
Forse ci si è distratti per la campagna elettorale e per le vicende interne ai partiti. C’è ancora tempo per rimediare. L’acqua può ancora aspettare, almeno per ora.
Cristoforo Vecchietti.