- Diario di bordo -

Athletic Sant'Angelo


Un tunnel da cui non si intravede la luce. È quello in cui sembra essersi andato a “cacciare” il Sant’Angelo calcio, che dall’inizio del campionato non riesce a fare punti e si trova, solo soletto, nel fondo della classifica del girone C di Eccellenza.
Un avvio di stagione a dir poco disastroso, che ha evidenziato i limiti dei giocatori e non poche titubanze da parte della dirigenza. Non è mancata neppure la sfortuna, ciliegina su una torta amara e indigesta.
Tra i pochi segnali incoraggianti restano l’affetto e l’attaccamento dei tifosi che, anche nei momenti più bui e dolorosi, non hanno fatto venir meno il caloroso supporto alla squadra. Beccandosi però, in più di un’occasione, pesci in faccia e delusioni a raffica.
Proviamo dunque a tirare le fila di una stagione finora avara di soddisfazioni, partendo da un nome: Paolo Daccò. Il mister barasino, che lo scorso anno aveva guidato la squadra in Promozione, accettando un incarico quasi al buio, era stato riconfermato alla guida del Sant’Angelo anche per la stagione in corso, quella del ritorno in Eccellenza. È stato però il primo a pagare sulla sua pelle l’avvio deludente dei rossoneri.
Il suo esonero, che a quanto pare non ha trovato unanimità tra i soci, ha lasciato l’amaro in bocca, soprattutto tra i barasini doc, che gli riconoscono qualità umane e franchezza nei rapporti. Paulòn se n’è andato senza sbattere la porta, senza polemiche, lasciando un buon ricordo ma un solo punto. Dopo di lui però il nulla.
Il nuovo allenatore si è fatto attendere per intere settimane. Si sono ricorsi nomi e cognomi, si è parlato dell’ex serie A Caniato. Il nuovo mister però non è mai arrivato, tanto che più di un tifoso ha individuato tra le cause della crisi rossonera anche la mancanza di una guida sicura. Un condottiero, per intenderci, alla Maurizio Tassi, carismatico e di polso, capace di trascinare la squadra dalla panchina e di spronare i giocatori.
E proprio da questi ultimi arrivano le dolenti note. Rincuorati dal recupero di Paolino Curti (per lui cento gol in rossonero), molti tifosi si erano illusi che la stagione potesse rimettersi sui binari della salvezza. Per il momento non è stato così, forse anche a causa di una rosa non all’altezza dell’Eccellenza, priva di gente di esperienza, se si escludono Curti, Sabbioni e pochi altri.
È rimasta una vera incognita, infine, la meteora Perovic, ex serie A ai tempi della Cremonese. Il serbo ha dimostrato piedi buoni ma una lentezza pachidermica. Ha quindi interrotto il rapporto con il Sant’Angelo dopo poche giornate, lasciando da signore, senza frecciate e scusandosi per il disturbo.
Per tentare di salvare il salvabile, incalzati dai tifosi, il nuovo presidente Onorino Montini e gli altri soci sono tornati sul mercato, promettendo almeno cinque-sei colpi in grado di risollevare la stagione. Qualcuno è già arrivato, anche se i risultati tardano a farsi vedere.
La speranza, come scrivono in molti sul blog dei tifosi, è che quest’anno il vecchio ma blasonato Sant’Angelo porti a casa la “pellaccia” e centri una salvezza che al momento appare lontanissima. Troppa sfortuna si è abbattuta sulle casacche rossonere in questi ultimi anni, troppi giocatori non hanno onorato la maglia, vuoi per incapacità, vuoi per mancanza di coraggio e di lealtà. È tempo che la dea bendata torni a far visita ai trepidanti cuori rossoneri.
Lorenzo Rinaldi

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Sant’Angelo-Sarnico 0-0
Dellese-Sant’Angelo 2-1
Sant’Angelo-Castegnato 1-2
Suzzara-Sant’Angelo 2-0
Sant’Angelo-Castelcovati 1-4
Sirmione-Sant’Angelo 1-0
Sant’Angelo-S.Colombano 1-2
Palazzolo-Sant’Angelo 1-1
Castiglione-Sant’Angelo 0-0
(anticipo della 17.a giornata)
Sant’Angelo-Marmirolo 1-2