La storia dello scoutismo santangiolino, da don Nicola ai giorni nostri

Scout: educazione alla crescita di buoni cittadini



La tessera di scout appartenuta a don Nicola De Martino dell’anno 1921

“Scout” è parola inglese che significa esploratore, pioniere.
Lo Scoutismo è una organizzazione mondiale fondata nel 1907 dall’inglese Baden Powell ed è presente in 216 Nazioni e Territori con 40 milioni di ragazzi e ragazze.
In Italia vi è l’organizzazione Cngei (Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani) con 15.000 aderenti e la Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) con circa 200.000 aderenti.
Si racconta che, attorno al 1920, il sacerdote don Nicola De Martino, coinvolto dal nuovo metodo educativo proposto da Baden Powell fonda un reparto santangiolino.
La scoperta di alcuni documenti da parte di Antonio Saletta, vero topo d’archivio, conferma questa circostanza.
Decisivo il rinvenimento di due tessere intestate a don Nicola dell’anno 1921, una di So-cio effettivo con la qualifica di direttore del “Riparto S. Angelo Lodigiano 1°”, l’altra di Socio aggregato con la qualifica di Cappellano. Il reparto è intitolato a Dante Alighieri.
Il periodico parrocchiale “L’Angelo della Famiglia” di quegli anni, ci tramanda altre notizie di quella pionieristica attività scoutistica. Nell’edizione del gennaio 1922 è riportato il numero degli aderenti: 40 di cui 8 seniori (superiori ai 16 anni). Il 23 aprile, sempre del 1921, gli scout barasini si fanno onore conquistando il 2° premio con medaglia d’argento nell’esercizio collettivo di ginnastica nel corso dell’adunata degli scout lombardi a Milano.


Gruppo di scout negli anni del dopoguerra: da sinistra, Giorgio Basellini, Antonio Vicini, Renato Pasqua, Piero Moiraghi, Santino Maietti e accovacciato Giuseppe De Martino nipote di don Nicola

Campi scout si effettuano nel 1922 a Lanzo d’Intelvi e nel 1923 a Ponte di Legno.
Interessante la notizia del gennaio 1923 con gli scout santangiolini impegnati nella preparazione di oggetti da inviare all’Esposizione nazionale scoutistica di aprile a Milano, nel Ridotto del Teatro Lirico. I lavori sono preparati nella sede del Reparto posta nei locali superiori del Teatro Savarè (lo stabile, demolito nel 1933, era situato sull’area dell’attuale via Mons. Rizzi).
L’ultima notizia documentata sugli scout santangiolini è riportata nel “Libro delle Cose Memorabili” della Parrocchia. Per la festa di inaugurazione del nuovo Oratorio, nel settembre 1924, si svolge il Convegno regionale scoutistico delle province di Milano, Bergamo, Cremona e Mantova con la partecipazione di 250 esploratori.
Gli scout sono soppressi dal fascismo nel 1927-28, rimanendo però clandestini con il nome di “Aquile Randage”.
Risorgono nel dopoguerra; nel 1943 al Sud d’Italia e poi nel 1944 ufficialmente per tutta l’Italia.
A Sant’Angelo è sempre don Nicola De Martino che ricompone il Reparto scout, intitolato a “San Giorgio”, che però non è regolarizzato; porta il fazzoletto azzurro ed è composto da due squadriglie: l’Aquila e la Volpe.
Nel settembre 1945 avviene la prima uscita ad Oltre il Colle con materiale da residuati militari bellici, ricuperati da don Nicola, con l’autocarro Alfetta dei partigiani santangiolini.
Nell’agosto 1946 il Reparto organizza il Campeggio a Valpiana di Oltre il Colle. Si dor-me per terra su fascine e con sacchi di paglia. Partecipano a questo primo campeggio don Carlo Cerri, allora seminarista; Piero Moiraghi, che funge da capo reparto; Giuseppe Ferrari; il cuoco improvvisato Mario Bracchi; Sante Maietti; Renato Pasqua; Giovanni Baggi; Vittorio Biancardi; Antonio Vicini; Oreste Mascheroni; Antonio Ravarelli, Mario Riboni; Angelo Ferrari e Francesco Bellani.
Data memorabile il 6 ottobre 1946 con l’arrivo dell’Assistente scout regionale che, dopo “fulmini e saette”, scioglie il nostro Reparto aggregandoci al Reparto “Lodi 1°”. Inizia l’istruzione regolare che porta alla promessa ed alla formazione della Squadriglia “Cervi”, sempre unita al “Lodi”. Ecco la formazione della prima squadriglia “Cervi” in Sant’Angelo del dopoguerra: Giuseppe Ferrari; Carlo Benincori; Antonio Vicini; Santino Maietti; Antonio Ravarelli; Renato Pasqua; Giorgio Basellini e Carlo Nervetti .
Nell’agosto 1947 si partecipa con Lodi al campeggio di Val Taleggio (Vedeseta), accompagnati da don Domenico Oppizzi con assistente don Gerolamo Toscani.
La squadriglia interviene al-le Jamborèe di Cernobbio e di Monza. Nell’agosto 1948 il campeggio è a Foppolo sul Poggio dei Rododendri.
Poi, dopo il campeggio in San Niccolò Valfurva del 1950, gli scout santangiolini si sciolgono.
Lo spirito scout rimane però ancora all’Oratorio San Luigi, con l’organizzazione di campeggi sino al 1980 e con l’operare nella comunità parrocchiale.
Ora gli Scout sono risorti, questa volta con un Reparto tutto santangiolino con 80 aderenti.
All’invito a festeggiare il centenario dello scoutismo mondiale, noi Veci, ci siamo sentiti orgogliosi di avere fatto parte della famiglia scout, e di nuovo abbiamo rivissuto quei tempi ormai lontani, facendo risuonare nei cuori il tradizionale saluto “San Giorgio”… “Italia”.
Giuseppe Ferrari