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La questione rifiuti in città: è sempre emergenza

Ho trovato nella cassetta della posta l'ultimo numero de “Il Ponte”. A pagina 6 riporta il degrado di Sant’Angelo. Sono costruzioni fatiscienti, concordo con voi che non fa certo onore al paese la vista di questi edifici.
Mi permetto sottolineare che il degrado di Sant’Angelo è ben peggiore e si vede quando torno a casa e trovo delle discariche abusive con tutto e di più, dai divani, televisori scatoloni e immondizia varia buttata nei fossi.
Mi direte, come si sente più volte, è l’inciviltà del cittadino. Mi permetto scrivere che a Lodi, San Colombano e Pieve Fissiraga non sono stati tolti i cassonetti per la carta, per la plastica e per il vetro. I nostri amministratori non hanno minimamente pensato alle persone sole che magari si devono assentare da casa per vari periodi, io sono costretta a mettere tutto fuori anche se non è il giorno giusto, perché se mi assento per una settimana cosa devo fare, portarmi i rifiuti con me o lasciarli marcire in casa? Non parliamo poi del costo. Sono stata più volte in Comune a chiedere la riduzione della tassa rifiuti, ma è come parlare ad un sordo, non vogliono assolutamente recepire che abito da sola non ci sono quasi mai, non compro più nemmeno l’acqua nelle bottiglie di plastica, perché ho la caraffa filtrante e devo pagare sempre la stessa cifra.
Non parliamo poi del personale che svolge il servizio di raccolta: non è assolutamente vero che è differenziato, mi sono alzata più volte al mattino presto quando arrivano gli operatori per sapere il motivo perché non mi veniva svuotato il bidoncino dell’umido, mi è stato detto che siccome era poco il contenuto lo lasciavano per la volta successiva, con dentro gli scarti dei pesci ed in periodo estivo. Ed in mia presenza hanno buttato tutto insieme, carta, umido, plastica. Ho fatto presente più volte in Comune questa situazione, ma è come parlare con il muro.
Vorrei solo fare un’ultima domanda. All’Ospedale di Sant’Angelo non si fa la raccolta differenziata, si tiene separato solo la carta e il vetro, la plastica no, come mai?
Pierina Maggi

Le proteste degli abitanti di Via Costa

Vi scriviamo a riguardo dell’annoso problema che attanaglia la Circonvallazione (così ormai diventata) di Via Costa.
In luglio, con l’allora assessore Domenico Monti, presenti il Capo della Polizia Municipale e l’assessore Aldo Cafiso (molto disponibile ad ascoltare e mediare), i cittadini di Via Costa ebbero a garanzia la firma di un verbale, con la successiva ordinanza, che in data 18/9/2006 il Comune di Sant’Angelo Lodigiano avrebbe ridato la possibilità per i residenti di Via Costa di utilizzare il doppio senso per rientrare alle proprie abitazioni, contestulamente all’inversione del senso unico di Via Bolognini per Via Madre Cabrini.
Il patto, invece, non è stato mantenuto da parte del Comune, non ottemperando l’inversione del senso di Via Bolognini e creando altro caos per i residenti, ormai esausti.
Rimarchiamo la mancanza dell’impegno sottoscritto, soprattutto da parte dell’attuale assessore alla viabilità, che fu il nostro primo alleato quando ancora (in giugno) si trovava all’opposizione.
Chiediamo di rispettare i patti (164 furono i firmatari e ora se ne aggiungono altri) e di provvedere al più presto alla sistemazione di questa Via, ormai diventata circonvallazione, caotica nelle ore di punta e carente delle normali e dovute attenzioni.
Giancarlo Tornielli
in rappresentanza degli abitanti di Via Costa

La crisi in Comune: la posizione di Bollani

In questi ultimi mesi sono cambiate molte cose nella gestione del nostro Comune, mi riferisco al cambiamento che nella primavera scorsa ha rivoluzionato l’amministrazione che governa il Comune. Tutto ciò potrebbe risultare, agli occhi dei cittadini, una variazione che per certi versi ha prodotto benefici per la collettività, altrimenti perché cambiare? Proprio per questo motivo vorrei fare alcune riflessioni per constatare se a questa domanda vi è una risposta affermativa.
Il Comune è gestito da diversi uffici coordinati da assessori che portano il loro contributo per migliorare tutti i servizi che un ente deve elargire; l’assessorato al bilancio è l’ufficio di riferimento con il quale la Giunta si relaziona per mettere in pratica ciò che nel programma elettorale ha promesso.
Il bilancio è diviso per ogni singolo assessore con una disponibilità che deve far fronte alle spese contrattuali e in un secondo tempo alle spese non vincolanti, in altre parole non obbligatorie.
In questi quattro anni si è cercato da un lato di diminuire la spesa definita obbligatoria, facendo una razionalizzazione delle uscite, dall’altro utilizzare strumenti diversi per la realizzazione di tutti quei servizi che per scelte politiche andavano eseguiti.
Fin qua andava bene a tutti i partiti politici che amministravano il Comune, quando nel corso dell’anno di gestione preventiva 2006 l’ufficio ragioneria da me coordinato ha sollevato preoccupazioni per le scelte di spesa, che risultavano non più congrue con l’entrata del Comune. Questo significa che la Giunta nel fare scelte ponderate avrebbe potuto risolvere tutte le problematiche politiche riferite al bilancio.
Secondo il mio punto di vista, nell’ultimo anno si è, di fatto, litigato tanto tranne fare quello per cui un’Amministrazione è eletta, mettere in pratica il programma elettorale presentato da una squadra politica e per diversi motivi, ora, portato avanti da solisti.
Per la cronaca, è vero che si sono fatte due variazioni di bilancio, per sistemare la disponibilità nei diversi capitoli. Vorrei precisare che, a differenza di quanto dichiarato dal gruppo Lega Nord sul precedente numero, tali variazioni erano state delineate dall’ufficio ragioneria e dal sottoscritto durante il mandato. La sola differenza sta nei tempi d’approvazione: nel mese di giugno sono state bocciate dal Consiglio comunale ma, a settembre una e novembre l’altra, sono state votate da tutta la maggioranza.
Per questo motivo non riesco a dare una risposta alla domanda, cosa è cambiato? Certamente un rimpasto di Giunta ha permesso che il lavoro svolto nei primi sei mesi fosse accettato da tutti, ma, di fatto, ha creato malumore all’interno della maggioranza e secondo il mio punto di vista confusione nel pensiero dei cittadini verso la politica.
Molti amici nel confortarmi mi dissero che bisogna avere esperienza politica per capire quanto è accaduto e sta accadendo, ma se questa è la politica, questo mondo non mi appartiene, e dal mio punto di vista non appartiene a nessun cittadino che ha a cuore la propria città.
Luca Bollani
Consigliere comunale
Ex Assessore al Bilancio

Il commiato del Presidente della Farmacia al Consiglio Comunale

Trattandosi con tutta probabilità dell’ultimo incontro istituzionale fra gli amministratori della Farmacia e questo Consiglio Comunale riteniamo utili alcune annotazioni.
In questi dodici anni complessivi in cui ci è stata affidata la responsabilità di amministrare l’Azienda Municipalizzata abbiamo fatto tante cose che si vedono: la prima realizzazione è stata il rifacimento completo del punto vendita, l’ultima l’allestimento degli studi medici pediatrici.


Nel mezzo tante e tante opere a partire dalla adozione dell’impianto contabile e dei regolamenti, passando dai lavori di ammodernamento dell’immobile sede dell’attività per finire con l’allestimento del cortile interno.
Abbiamo messo in atto anche tante altre cose che semplicemente si fanno: basti pensare ai controlli dei valori del sangue, ai trasporti di ammalati agli ospedali, di disabili, anziani, bambini, per chiudere con la consegna a domicilio dei pasti. Il tutto sommessamente, senza grandi clamori, ma seriamente e con l’impegno di tutti i giorni.
Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno sostenuto con il loro appoggio ed i loro consigli, in particolare i sindaci ed i segretari comunali che si sono succeduti nel tempo; un grazie anche a coloro che, in buona fede ci hanno criticato, le loro osservazioni ci sono state di stimolo a fare meglio.
Al contrario non abbiamo stima alcuna di chi -in mala fede e con pregiudizio- ha reso più lento, difficile e talvolta amaro il nostro lavoro.
Ai santangiolini che sono i veri e unici proprietari dell’azienda comunale, riconsegniamo una realtà molto diversa da quella ricevuta.
Riconsegnamo una società forte, solida patrimonialmente, equilibrata finanziariamente e dalle migliorate capacità di reddito.
Nel corso di questi anni l’Azienda ha dato molto al Comune: - sino al 2003 sotto forma di utili di esercizio - con l’attuale amministrazione circa il doppio l’anno sotto forma di erogazione di servizi.
Oltre a quanto sopra, dal 1990 ad oggi siamo stati in grado di accrescere il patrimonio di oltre dieci volte, portandolo dagli iniziali euro 35.000,00 agli attuali euro 373.292,00 e la liquidità da euro 46.000,00 a euro 477.283,00, con un fatturato sempre in crescita (anche quando il settore ha evidenziato cali generalizzati).
Tutto ciò a conferma dell’ottimo lavoro svolto dagli amministratori con serietà, capacità e professionalità manageriale.
Il Presidente Maurizio Cerioli