La passione del volo aereo del santangiolino Battista DeVecchi, vice presidente dell’Aeroclub di Lodi e responsabile del campo volo di Vigarolo

Il gusto di vedere il mondo dall’alto


Nel film “L’attimo fuggente” il professor Keating invitava i propri alunni a salire in piedi sui banchi di scuola, per imparare a vedere le cose da una insolita prospettiva: l’efficacia del metodo risultava proporzionata al suo effetto straniante. Ma allora provate ad immaginare cosa può essere alzarsi in volo a bordo di un piccolo aereo, non per la necessità di spostarsi da un posto all’altro, ma per il gusto di cercare ogni volta un diverso punto di vista sul mondo, per restarne ogni volta meravigliati.
È quello che fa il santangiolino Battista DeVecchi, appassionato di aeronautica, che ha voluto regalare a “Il Ponte” e ai suoi lettori alcune splendide immagini di Sant’Angelo sotto la neve.
“Il volo è una passione e un modo di vedere le cose”, tiene ad affermare DeVecchi e continua: “Volare non è solo un passatempo, ti offre la possibilità di acquisire un modo di pensare alle cose che poi ti porti sempre dietro, anche quando scendi e vivi quotidianamente coi piedi per terra”.


Il primo brevetto di volo di DeVecchi risale al 1982, quando aveva 24 anni, ma la sua prima esperienza di volo è di un decennio prima: “In famiglia ho potuto avere le basi delle conoscenze aeronautiche, perché un cugino di mio papà, che era stato pilota, volava spesso con aerei da turismo e quando avevo 14 anni mi portò con sé per il mio primo volo”.
Un volo tutto particolare, visto che il padre di Battista, preoccupato da questa propensione del figlio, suggerì al cugino di fargli passare la voglia: “Fu un volo alla garibaldina, con avvitamenti, virate e acrobazie che avrebbero scosso chiunque, figuriamoci un ragazzino alla sua prima esperienza. Scesi da quel volo completamente sconvolto, e per qualche tempo restai alla larga dagli aerei”. Ma oramai, in qualche modo, la passione stava crescendo in lui.
Oggi Battista è vice presidente dell’Aeroclub di Lodi e responsabile del campo volo di Vigarolo, tra le prime strutture del genere apparse in Italia dagli anni ’70. “Alzarsi in volo prima dell’alba e puntare verso il sole che sorge” racconta, “è una delle esperienze più belle e più difficili da descrivere”. Ultimamente anche in Italia si sta sviluppando una forma di turismo legata al volo: soprattutto gli agriturismo sono sempre più spesso dotati di piste di atterraggio per piccoli aerei, che consentono agli appassionati di fermarsi, godere le bellezze del posto e di nuovo decollare. Queste opportunità sono da tempo presenti in Francia, dove Battista ha eseguito un volo a tappe lungo il percorso della Loira.
Le fotografie pubblicate in queste pagine sono state scattate tra il dicembre 2005 e il gennaio 2006, dopo le nevicate che a più riprese hanno imbiancato la città.
Sono un modo per condividere una straordinaria esperienza e l’augurio di buone feste che “Il Ponte” rivolge a tutti i santangiolini, l’augurio di trovare sempre un nuovo, incantevole punto di vista sulla realtà.
Giuseppe Sommariva