La cultura lodigiana nel Novecento

Cenni di storia locale nel secondo volume della “Franco Angeli” sul Novecento Lodigiano

Un testo dal taglio accademico e al tempo stesso popolare è nel secondo volume che l’editore Franco Angeli dedica a Il Lodigiano nel Novecento, questa volta improntando la ricerca e il contributo storiografico alla se-zione cultura, dopo la prima uscita sulla politica nell’anno 2002.
E il lavoro, corredato da un supporto di note integrative, foto e un accurato indice dei nomi e dei luoghi, si avvale delle ricerche dell’Istituto Lodigiano per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea (Ilsreco), nell’ambito del “Progetto Novecento” di cui già Angelo Montenegro, come vice presidente, era stato promotore.
Il libro, che lui stesso si era assunto il compito di curare in una prima fase negli studi degli autori, è in sua memoria ed esce ora a cura di Ercole Ongaro, direttore scientifico dell’Ilsreco e membro della Società storica lodigiana, che aveva seguito anche l’esordio della stessa collana.
Il Lodigiano nel Novecento si compone allora in questa parte di una decina di saggi critici di una certa freschezza storica, di cui un’ampia sezione è dedicata alla città di Lodi tra letteratura, scuola, scienza, arte, teatro e istituzioni culturali come la Biblioteca Laudense, riservando infine uno spazio non esiguo all’importanza dell’associazionismo culturale nel Lodigiano. Da qui, alcune pagine dedicate a Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo quali discrete realtà di provincia.
Della nostra località si evince il percorso più tortuoso che (com’è tipico alle volte dei contesti della più recente urbanizzazione) ha portato ad una più sistematica serie di organizzazioni delle più differenti espressioni culturali sul nostro territorio solamente negli ultimi tempi, inizialmente in modo precario e con una memoria storica che, dagli anni cinquanta, arriva a renderle catalogabili come tali solo ultimamente.


Prima e più longeva associazione culturale quella del Corpo Bandistico Santa Cecilia, del 1884.
Quindi proprio dal Dopoguerra i ricordi e le testimonianze che prendono forma e nomi attraverso gli ultimi cinquant’anni, con iniziative (molte, ahimè, di breve durata) legate alla musica e al teatro, a stagioni di spettacolo in castello e addirittura ad un giornalino omonimo e antesignano de “Il Ponte”.
Circoli politici e di ispirazione cattolica poi dagli anni Sessanta (Centro culturale “Monsignor Rizzi”, il “Club dei due Lambri”), un certo fervore religioso e popolare intorno alla figura di Madre Cabrini (le manifestazioni del 15 luglio, la casa-museo dagli anni Settanta), fino al Gruppo Pittori Santangiolino e le più attuali “Società della Porta” e “Donne&Donne” degli anni Novanta.
Un altro tassello che (in questo libro e in modo non soltanto compilativo) aggiunge la nostra storia alla Storia e si dimostra, appunto, quale utile compendio alla storia della cultura locale.
Matteo Fratti


Saggi di: Isa Ottobelli e Pietro Sarzana, Gianluca Riccadonna, Mariamaddalena Fiocchi, Gesualdo Sovrano Sangallo, Margherita Cerri, Luisella Micrani, Laura Pietrantoni, Chiara Granelli, Eugenio Lombardo.
(Il Lodigiano nel Novecento. La cultura, a cura di Ercole Ongaro, Franco Angeli Storia, Milano 2006, euro 25.00).