L’utilità sociale dello svago per vincere la droga

La “discoteca al Cupolone” replica il progetto
“Lungo le Strade del Vento”

Le Il progetto “Lungo le Strade del Vento…verso la Libertà” ha trovato sbocco anche quest’anno in ciò che, guidato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Sant’Angelo insieme ai Comuni di Vidardo, Valera e Marudo e grazie agli stanziamenti della Regione Lombardia, ha visto concretizzarsi in un cammino coi giovani dell’Istituto Superiore Pandini una strenua propaganda contro l’abuso di alcool e droghe, in un momento che balza tristemente alle cronache per uno statistico aumento della schiavitù dalla bottiglia - e non solo - anche tra i ragazzi italiani (Il Cittadino, venerdì 21/4).
Qualcosa che occorre combattere con delle iniziative costruttive che partano proprio dal territorio e da quella fetta di popolazione attiva che lo vive in prima persona, quegli stessi adolescenti che forse troppe poche volte vengono responsabilizzati a fare delle scelte attraverso un’informazione chiara, che non sia piuttosto quella dell’immagine distorta della tv di costume e del successo a poco prezzo dei reality show e di chi nasce con la camicia.
L’attuazione dell’iniziativa della “discoteca al Cupolone” con le voci più famose di Radio Dj già sperimentata gli scorsi anni, è arrivata anche quest’anno al capolinea nell’esperienza dei quattro week-end della stagione conclusasi sabato 22 aprile, che hanno reso un’altra volta protagonisti dell’organizzazione prima di tutto i giovani per i giovani, quindi coadiuvati dalle istituzioni sopra citate e dai personaggi più sinceramente popolari - testimonial d’eccezione ad esempio proprio lo scorso 3 marzo il comico Ezio Greggio al Pandini - che possono portare ai diretti interessati messaggi positivi talora con il loro stesso linguaggio.
L’ultima serata ha assistito un’altra volta all’intervento di volti noti, stavolta con Kris&Kris da MTV, nell’esplicita prevenzione dagli “sballi” più negativi nei passaggi musicali in diretta, contro i facili tranelli del disagio, tra cui si annovera anche il gioco d’azzardo.
Una sensibilizzazione resa possibile inoltre grazie al supporto delle Forze dell’Ordine, con un controllo che ha permesso un’affluenza sicura, facilitata pure dai bus navetta che hanno accompagnato i giovani delle zone li-mitrofe verso l’area adibita all’occasione nella fascia oraria prestabilita, dalle 21 alle 24.
Nella voce dei ragazzi il riscontro positivo, sebbene il bacino d’utenza sembra aver riscosso quest’anno maggior successo tra le fasce d’età più basse, quand’anche la proposta fosse indirizzata indicativamente a un target tra i quattordici e i vent’anni.
Ne è derivata un’utilità sociale dello svago, da cui si spera in futuro possa trapelare sensibilmente una cultura attiva e di aggregazione intorno ad uno stesso progetto, che travalichi la scuola e possa perfezionarsi e insediarsi all’interno della stessa realtà giovanile locale.
Matteo Fratti