"Sant'Angelo Lodigiano tra storia e memoria"

Il libro per i santangiolini di oggi e di domani

Da sinistra: Bibiana Meyer Montenegro, Angelo Pozzi e il relatore Francesco Cattaneo


Venerdì 25 novembre, gli appassionati di storia locale si sono dati appuntamento presso la sala convegni della Banca Popolare Italiana per la presentazione del libro Sant’Angelo Lodigiano tra storia e memoria del compianto Angelo Montenegro.
Si tratta di una raccolta di articoli di natura storica che il professore ha scritto per diversi periodici locali nell’arco di dieci anni tra il 1992 e il 2002. Il libro è stato pubblicato dalla “Società della Porta”, l’associazione che edita anche il nostro giornale, della quale Angelo fu tra i fondatori.
La serata è stata introdotta da Angelo Pozzi, presidente della Società della Porta. Citando alcuni dei brevi saggi contenuti nel libro, ha parlato di “un passato che è già storia, ma ancora viva memoria” trattandosi di avvenimenti che riguardano un arco temporale vicino a noi. Pozzi ha spiegato che i curatori hanno suddiviso il lavoro in tre parti: i luoghi (il vecchio ospedale Delmati o l’asilo Vigorelli, ad esempio), i fatti (il primo cinematografo piuttosto che le origini dell’industria a Sant’Angelo), gli uomini (capitolo nel quale sono delineate alcune importanti figure e le sfide che hanno saputo affrontare). “Un libro che è una porta per entrare a Sant’Angelo, un ponte tra passato e presente” ha concluso Pozzi esprimendo la gratitudine sia verso Angelo Montenegro sia verso l’Amministrazione comunale per il sostegno economico.
E a nome del Comune è intervenuto Aldo Cafiso, assessore alla cultura, che ha rivendicato con orgoglio la decisione, presa con il vice sindaco Cristiano De Vecchi, di sostenere la pubblicazione, in continuità con quanto fatto nel 2003 in occasione della pubblicazione dell’altro volume postumo curato da Angelo Montenegro, Sant’Angelo Lodigiano e il suo Mandamento nella Storia e nell’Arte.


L’applaudita esibizione di Eleonora Montenegro
al flauto e Simone Milesi alla chitarra

E’ stata poi la volta dello storico Francesco Cattaneo, direttore dell’Archivio storico del Comune di Lodi. Questi ha sottolineato quanto si percepisse fra i presenti il dolore ancora forte per la scomparsa di Angelo, il lutto non ancora elaborato da parte della sua comunità di adozione. Ha poi illustrato l’importanza del lavoro di Montenegro e le sue qualità di “storico di razza”, come ha scritto anche nell’introduzione al volume. Qualità che emergono tanto più se pensiamo che questa è una raccolta di scritti nata con intento divulgativo. Colpisce l’organicità dell’insieme, la metodologia della ricerca e la capacità di collocare gli avvenimenti locali in un quadro di riferimento politico e culturale nazionale. Montenegro, ha aggiunto Cattaneo, è senza dubbio il maggior storico di Sant’Angelo anche se non è riuscito a darci l’opera completa alla quale stava lavorando.
E’ quindi intervenuto per un breve saluto il sindaco Giuseppe Carlin, che ha manifestato la propria gioia nel vedere la sala della Popolare così affollata per l’occasione. Bibiana Meyer, moglie di Montenegro, ha infine ringraziato commossa tutti i presenti.
Un ringraziamento speciale alla figlia Eleonora che, al flauto, insieme a Simone Milesi, chitarra classica, ha eseguito in ricordo del padre alcuni intermezzi musicali mentre sullo schermo scorrevano, in dissolvenza, vecchie fotografie della nostra borgata.
Ancora una volta ci sentiamo di dire: grazie Angelo!.

Giancarlo Belloni


Veduta parziale del pubblico che ha assistito alla serata