San Rocco 2005.
Una Sagra in fermento

L'inizio di settembre è stato caratterizzato dal tradizionale appuntamento della Sagra di San Rocco. La sagra sta sempre più assumendo la connotazione di festa di fine estate, in un piacevole mix di iniziative centrate sulla parrocchia e sull'oratorio, ma inserite in uno scenario che coinvolge anche altre vie del quartiere con la collaborazione dell'Amministrazione comunale, di associazioni e di singoli volontari.
Gli appuntamenti religiosi sono iniziati il 1° settembre con il triduo di preparazione alla festa che ha avuto il suo culmine nella Messa solenne di domenica 4 (con don Marco Bottoni, l'ex seminarista al servizio dell'oratorio, di recente ordinato prete) e nella successiva processione serale che, al solito, ha visto sfilare moltissimi fedeli insieme alla statua del Santo. Le celebrazioni si sono concluse il lunedì con l'ufficio solenne dei defunti presieduto da don Gianfranco Pizzamiglio, sacerdote in San Rocco una ventina di anni fa.
La parte folcloristico-sportiva si è invece dipanata tra l'oratorio, viale Monte Grappa e piazza Vittorio Emanuele II. All'oratorio, ovviamente, la parte del leone: c'erano la pesca di beneficenza, la grigliata (chiamarla così è riduttivo visto l'ampio menu), le serate danzanti, la mostra fotografica curata da Donne & Donne (quest'anno di scena erano le foto tessera: in molti casi lo stesso soggetto si è visto invecchiare grazie all'originale presentazione che ha abilmente sovrapposto in dissolvenza immagini di anni diversi), i fuochi d'artificio, la tombolata, i tornei sportivi (i quadrangolari di calcio e di basket) e il torneo di scala 40.
Viale Monte Grappa è invece stato teatro, nella giornata di sabato, della terza edizione della Fiera di San Rocco, caratterizzata dalla presenza di banchi di antiquariato, di artigiani, del baby mercatino dell'usato, degli stand di varie associazioni e della mostra dei pittori santangiolini. Domenica pomeriggio l'attenzione si è invece spostata in piazza Vittorio Emanuele II, dove un numerosissimo pubblico ha molto apprezzato l'originale sfilata di circa quaranta abiti da sposa prestati dalle donne del quartiere, splendidamente indossati da un folto numero di emozionate ragazze (alcune figlie delle proprietarie degli abiti) accompagnate da una bella colonna sonora e da una scenografia semplice ma efficace.
Come ha sottolineato il responsabile della parrocchia, don Pierluigi Leva, quest'anno la Sagra si è tenuta in un contesto in fermento, soprattutto dal punto di vista edilizio: l'oratorio stesso è in buona parte inaccessibile per via dei lavori di ampliamento, ma è tutto il Borgo San Rocco ad essere oggetto di lavori di costruzione o di ristrutturazione. Durante il saluto alla Messa solenne, don Pierluigi ha ricordato come "Il nuovo, il bello, l'ordinato potranno certamente contribuire a far crescere nella dignità molti" ma che "La vera sfida continua ad essere l'integrazione". Per questo la parrocchia saluta favorevolmente il progetto pubblico che interessa il difficile contesto del Quartiere Pilota e che prevede anche un forte aiuto per l'oratorio.
Nell'ambito della ristrutturazione del Quartiere verrà tracciata una nuova via che collegherà via Cavour a via Cristoforo Colombo e don Pierluigi propone: "Non possiamo dedicare quella nuova strada a Giovanni Paolo II? Sarebbe un bellissimo ricordo. La memoria di un grande che ha servito il mondo e ha gridato forte contro ogni ingiustizia e ha tanto lavorato per una rinnovata fraternità universale". Crediamo che anche a San Rocco di Montpellier, la proposta piaccia.


La passerella finale dell'applaudita e riuscita sfilata degli abiti da sposa, in piazza Vittorio Emanuele II


Giancarlo Belloni

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