Diario di bordo
Sant'Angelo Calcio

Riscossa. E’ questo il termine più adatto a descrivere il ruolino di marcia avuto dal Sant’Angelo nel trimestre dicembre-febbraio.
La prima vittima del “dicembre rossonero” (lo chiamiamo così poiché in questo mese si sono conquistati 10 punti sui 12 disponibili) è il Sancolombano, squadra reduce dalla retrocessione dalla Serie D (proprio insieme al Sant’Angelo) guidata dal vecchio tecnico Sandro Mutti e nelle cui file milita l’ex del Sant’Angelo: Fabio Belloni.
Il 5 dicembre 2004, tuttavia, il club collinare non ha scampo: il Sant’Angelo, infatti, fa sua l’intera posta grazie ad un acuto di Landri-scina (53’) e ad un rigore trasformato da Cinquetti (64’).
Ancor più caricato dai tre punti strappati agli “Azulgrana”, il Sant’Angelo riesce a fare l’en plein nelle due consecutive (e ravvicinate) trasferte, che lo oppongono al Verbano ed allo Spino.
Sul campo della squadra che porta il nome del lago Maggiore (o, appunto, Verbano) finisce 2-1, con le reti dei “gemelli del gol” Landriscina (al 24’) e Cinquetti (quest’ultimo a segno su rigore al 48’) a ribaltare l’iniziale vantaggio degli uomini di mister Bugnolo, a segno ad inizio partita (al 5’) grazie a Del Bosco.
A Spino d’Adda il protagonista del successo barasino è Rotta, autore della rete del vantaggio proprio sul finire della prima frazione di gara (44’).
La rete di Landriscina al 63’ spegne le velleità della compagine allenata da mister Nichetti , fissando il risultato sul 2-0.
L’ultimo incontro del 2004, anno che ha visto il club santangiolino retrocedere in malo modo dalla Serie D, ma anche risalire la china in Eccellenza, si chiude con un pareggio interno con la Rhodense: un 1-1 che grida ancora vendetta, poiché, dopo l’1-0 firmato dall’ex banino Dalcerri al 68’, il pareggio è stato incassato al 94’, a pochi istanti dal fischio finale.
Altro pareggio nella prima gara del 2005, uno 0-0 sul campo del Real Cesate, compagine che di “real” ha ben poco: invischiati nelle “sabbie mobili” della bassa classifica, i cesatesi si schierano, infatti, tutti in difesa, bloccando ogni iniziativa del Sant’Angelo, al fine di portare a casa un punto che, data la loro deficitaria posizione di classifica, è oro.

La formazione del Sant'Angelo che ha incontrato il Fanfulla

Ovviamente nessuno ha intenzione di criticare la condotta di gara del Real Cesate, che ha giocato come poteva, ossia difendendosi, nei confronti di un Sant’Angelo nettamente più forte: si vuole soltanto sottolineare il fatto che, più che con le “grandi” del girone, quali il Fanfulla, il Varese ed il Gavirate, i rossoneri fanno più fatica ad imporre il loro gioco proprio con le squadre cosiddette “piccole”.
Ad ogni modo, reduce da un “risultato ad occhiali” che, seppur di poco, muove la classifica, la squadra barasina dimostra, ancora una volta, di avere un conto aperto con i minuti di recupero nella successiva gara interna con la Gallaratese, capace (come la Rhodense poche settimane addietro) di se-gnarle proprio ad un battito di ciglia dalla conclusione della contesa, grazie a tale Pennazzato (in gol al 92’). La differenza tra le due reti subite nei tempi di recupero consiste nel fatto che quella incassata con la Rhodense impose ai rossoneri un pareggio, certamente “indigesto”, ma pur sempre un risultato positivo, mentre quella segnata dai gallaratesi infligge ai ragazzi in rossonero una sconfitta (0-1) del tutto inopinabile.
Dopo due pareggi ed una sconfitta, il Sant’Angelo, supera la “prova del nove” in quel di Sesto Calende, scacciando i “fantasmi” di una possibile “serie nera” e dimostrando che il k.o. della domenica precedente era un semplice “incidente di percorso”: 2-1 , grazie alle marcature di bomber Landriscina al 15’ e di Salami al 27’, e tanti saluti a quella Sestese che, nella gara d’andata, riuscì a bloccare i barasini sull’1-1, siglando il pareggio proprio allo scadere.
Dopo aver sbancato Sesto, il Sant’Angelo si lascia però imporre, sette giorni più tardi, un pareggio interno (0-0) dal Tribiano, compagine neopromossa, ma finora autrice di un campionato di tutto rispetto.
Presentatisi al “Carlo Chiesa” con due lunghezze di vantaggio sui barasini, i sudmilanesi riescono a portare a casa un punto importantissimo, frutto, tuttavia, oltre che dei propri (innegabili) meriti, anche (se non soprattutto) della fortuna, dato che fino a quel punto il quasi infallibile Cinquetti sbaglia entrambi i calci di rigore assegnati al Sant’Angelo, sparando altissimo il primo (al 25’) e tirando debolmente il secondo (parato senza difficoltà dal portiere ospite al 50’).
La prima gara di febbraio è il derby: Fanfulla e Sant’Angelo pareggiano per 1-1. I rossoneri, in vantaggio con Rotta (13’), si fanno recuperare da Guarneri (44’).
Sette giorni dopo i barasini cadono per 1-0 sul campo del Varese, castigati dal gioiellino sloveno Sehic (70’). Poco male, perché il Sant’Angelo, “risorto” dopo un avvio da incubo, lancia il suo attacco verso le zone “nobili” della classifica, alla ricerca di un posto nei play-off promozione. I ragazzi del “Carlo Chiesa” devono, quindi, continuare imperterriti per la loro strada, pensando a raccogliere il massimo da questo girone di ritorno, tirando poi, a tempo debito, le somme.
Avanti, Sant’Angelo, stavolta l’esilio dall’ex Interregionale non può e non deve durare sette lunghissimi anni (come accaduto l’ultima volta, nelle stagioni tra il 1991 ed il 1998).

Giuseppe Livraghi

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