la tribuna

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, sia pure con ampi stralci per la mancanza di spazio, le lettere dei Consiglieri Comunali Maestri e Vitaloni, che ringraziamo per la loro testimonianza diretta sui temi amministrativi.

"Sant'Angelo conta davvero?"

Colgo l'invito che "Il Ponte" ha rivolto, esattamente due numeri scorsi, a chi svolge attività politica.
Prendo la palla al balzo, cercando di dire la mia, che sicuramente non andrà bene a tutti (ci mancherebbe), ma che almeno spero dia un po' di vivacità al fiacco "vivere" politico di Sant'Angelo, dove il sottoscritto e il partito che rappresento (Alleanza Nazionale) sembrano l'unica opposizione presente in Consiglio Comunale, nonostante la vicinanza politica (ma non amministrativa) di AN alla giunta Carlin.
E la sinistra dove sta? Se c'è batta un colpo.
L'amministrazione Carlin qualcosa ha fatto, ma manca quello slancio tanto sbandierato in campagna elettorale, dove il motto politico più ricorrente era "perché Sant'Angelo conti davvero".
Un quesito: ma oggi Sant'Angelo conta più di ieri?
In alcuni ambienti, vedi la Provincia e la Regione, è così; ma non si può dire lo stesso per altri settori: infatti, l'attuale maggioranza ha fatto molto (spendendo un po' troppo) per l'immagine della Città, ma solo per questa.
Per i santangiolini, in concreto, cosa si è fatto?
Il centro storico è un mortorio, dove non c'è vita, dove i negozi chiudono (lo vedono tutti, sembra che solo l'assessore al commercio non se ne accorga), dove la gente (per lo più anziani) ha paura, soprattutto nelle ore dell'imbrunire, dove la pulizia delle strade è un optional, dove gli immigrati (e non solo loro) ne fanno di cotte e di crude e via elencando…
L'errore più madornale dell'attuale giunta è proprio quello di pensare (anche se loro sostengono il contrario) di tirare a campare, facendo ordinaria amministrazione.
Un politico, invece, deve essere lungimirante: quando programma deve pensare al medio-lungo periodo.
Un esempio per capirci: un politico lungimirante se ha intenzione di lottizzare dei terreni, per renderli edificabili, prima di farlo deve portavi le infrastrutture (strade, marciapiedi, fogne etc.).
Un politico lungimirante ragiona così, onde evitare una nuova Pedrinetta.
Noi santangiolini viviamo troppo di ricordi, quando Sant'Angelo era - mi si passi il termine- caput mundi.
E' ora di recuperare i vent'anni che ci separano dalle altre realtà più vive del lodigiano.
E' ora di agire e noi non ci tireremo indietro.
Grazie per l'ospitalità.

Emanuele Maestri
Consigliere Comunale di Alleanza Nazionale
emanuelemaestri@libero.it

Raccolta rifiuti

Accetto volentieri l'invito, rivolto nell'editoriale de "Il Ponte" del novembre scorso, ad intervenire sulle questioni che riguardano la gestione della nostra città, proponendo il punto di vista di chi, in Consiglio Comunale, si trova sui banchi dell'opposizione.

Purtroppo nella nostra città i problemi sono tanti.
Tra gli argomenti di cui si potrebbe discutere vorrei affrontare ancora una volta la questione del servizio di raccolta differenziata e della tassa rifiuti.
Parliamo per esempio della distribuzione dei sacchetti gratuiti a cui i cittadini hanno diritto per tre anni. Qualcuno li ha visti? Io no, e come me la maggior parte dei santangiolini.
La spesa che il Comune sostiene per tre anni per i soli sacchetti è di ben 88.800 euro, e viene regolarmente pagata nella rata mensile indipendentemente dal fatto che i sacchetti vengano di-stribuiti o meno.
L'appalto cesserà il 31 dicembre di quest'anno e finora sono state pagate 25 rate, di cui l'importo relativo ai sacchetti ammonta a 61.111 euro.
E allora, se il Comune paga mensilmente la fornitura dei sacchetti e se questi non vengono distribuiti, che fine fanno i soldi dei cittadini che il Comune destina a questo scopo?
Spero che chi è deputato a questi controlli stia facendo il proprio dovere.
Invece di far credere di dare gratuitamente qualcosa che gratuito non è, visto che si paga con i nostri soldi e visto che la fornitura in questione, oltre ai disservizi, costa più di 40 euro ad ognuna delle circa 5.000 famiglie santangioline, non sarebbe stato meglio ridurre dello stesso importo la cartella della tassa rifiuti di ogni contribuente e lasciare ad ognuno di noi il compito di procurarsi il materiale (come di fatto avviene)?
Ma ci sono altri aspetti essenziali che devono essere evidenziati.
La raccolta differenziata, se ben gestita, deve portare ad una sostanziale diminuzione del costo del servizio di smaltimento rifiuti.
Questo a Sant'Angelo non avviene e non avverrà neanche nel corso del 2005; anzi, abbiamo dovuto subire nel 2004 un aumento medio della tassa rifiuti del 15%. Che dire di più, cari santangiolini?
Giudicate voi.

Domenico Vitaloni
Capogruppo Lista Civica
"per Sant'Angelo"

 

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