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ANNO 7 - N. 6 (Versione web - anno 4 n.6) NUOVA SERIE DICEMBRE 2003

BUON 2004! A CHI?

A tutti, naturalmente. Alle donne e agli uomini, a giovani, vecchi e bambini, alle autorità, ai cittadini, agli immigrati nuovi cittadini. A quanti studiano, lavorano, cercano lavoro, hanno lavorato una vita e ancora si danno da fare in famiglia, nel paese. Ai volontari che a vario titolo, individualmente o attraverso associazioni, si impegnano per gli altri, si prendono cura di qualcosa o di qualcuno. IL PONTE, per l'anno nuovo, sceglie di mettere in prima pagina il volontariato. Anzitutto credo si possa affermare che il volontariato rappresenti oggi, anche nel nostro paese, una delle realtà più stimolanti e significative della vita civile. Sono più di venti le organizzazioni ufficialmente raccolte in un elenco comunale, ma, scorrendolo, ci si accorge che molte non sono ancora inserite; se poi si considerano i tanti che si mettono a disposizione in modo informale, non organizzato, come stile di vita e a volte anche di lavoro, possiamo veramente sostenere che lo spirito e la pratica del volontariato siano più diffusi di quanto non si creda o di quanto non vogliano farci credere i mass-media che propagandano prevalentemente immagini di una società opportunista, calcolatrice, individualista, disimpegnata, consumistica, violenta, che ha fretta, che non ha tempo.
Pur attingendo, quanto a motivazioni, a radici culturali e/o religiose diverse, i volontari "hanno in comune la passione per la causa degli esseri umani, in particolare dei più deboli, e per la costruzione di un mondo migliore" (Carta dei valori del volontariato, art.2). Mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l'umanità intera e lo fanno in modo libero e gratuito.
A Sant'Angelo sono numerose le associazioni in campo, sia laiche che cristiane; anzi si rileva sempre più una pluralità di matrici ideali all'interno delle organizzazioni, i cui membri si riconoscono essenzialmente nelle finalità cui aderiscono: culturali, ambientali, socio-sanitarie, civili. Sono per lo più di estrazione parrocchiale quelle che operano nell'ambito della solidarietà. Il volontariato è generosità e slancio, ma anche fatica, impegno, tenacia, e sempre di più anche formazione, competenze, professionalità. Chi vive la realtà delle organizzazioni di volontariato sa che la loro gestione gravita su poche persone, che sono affiancate e sostituite con molta difficoltà. A volte la cessazione dell'impegno di poche persone rischia di provocare la cessazione dell'attività di organizzazioni anche importanti. Questa constatazione, a ben leggere, è solo in apparente contrasto con quanto affermato in apertura. Le difficoltà essenziali che le associazioni di volontariato devono affrontare sono: la scarsa disponibilità di risorse umane attive, l'esigua disponibilità di risorse finanziarie, il ricambio generazionale.
Forte delle esperienze fatte, dei valori che può mettere in campo, della capacità dimostrata nel fornire risposte ai problemi, a volte anche in modo creativo, il volontariato è in grado di dare il proprio contributo per l'elaborazione di politiche sociali avanzate. Nel rapporto con le istituzioni pubbliche, rifiuta un ruolo di supplenza e non rinuncia alla propria autonomia, ma rileva i bisogni, propone idee e progetti, sperimenta soluzioni e servizi. Il volontariato, che si presenta abitualmente nella sua dimensione attiva, cioè del fare quotidiano, assume la dimensione politica.
Si può osservare che il fiorire dell'associazionismo volontario è andato, almeno nell'ultimo decennio, di pari passo con la disaffezione per la politica, specialmente da parte dei giovani. Come mai? E come dobbiamo leggere questo fenomeno? E' un rifiuto del mondo della politica che troppo spesso ha predicato bene e razzolato male? E' invece anche un primo passo verso una nuova partecipazione alla vita sociale e ai processi democratici? La cifra del volontario è il servizio; anche la politica nella sua accezione autentica dovrebbe essere servizio. Se c'è questo comune denominatore, è importante che l'Istituzione pubblica, a partire dall'Amministrazione comunale, a prescindere dagli schieramenti di partito, valorizzi e sostenga sempre più questa risorsa nell'interesse della comunità.
E i giovani? Esiste un problema di ricambio, ma anche un problema di convivenza intergenerazionale dentro le associazioni. I volontari assidui sono collocati nella fascia anagrafica di mezzo e si trovano quindi nel pieno della maturità umana e professionale, mentre i giovani sono di solito una preziosa minoranza, per quanto si osservi con fiducia un trend in crescita. Penso che anche ai giovani di oggi non manchi una forte sensibilità e una condivisione dei valori della pace, della non violenza, della giustizia, della libertà, della legalità, che sono i principi fondanti del volontariato. Penso anche che è l'esercizio della volontà, compiuto con entusiasmo, che fa essere volontari e che, a monte di ogni persona che viene identificata come "volontario", ci sia stata un'educazione della volontà: il ridimensionare le proprie esigenze, le proprie aspirazioni, i seppur legittimi desideri, per far posto anche a quelli degli altri. E questa è una riflessione che si rivolge, in primo luogo, anche ai genitori.
Da ultimo e con l'auspicio che serva a rimpolpare le fila: essere volontari, oltre che arricchire sul piano interiore e delle relazioni, fa bene anche alla salute, come dimostra un recente studio dell'Università canadese di Toronto!
Pinuccia Bracchi



60 ARTISTI PER EMERGENCY VI AUGURANO
BUON NATALE


Il Gruppo Emergency di Lodi e Provincia organizza un'importan-te iniziativa a Lodi per il periodo natalizio. Dal 7 dicembre 2003 fi-no al 6 gennaio 2004 presso l'ex Chiesa di San Cristoforo, in via Fanfulla a Lodi, verrà allestita una mostra con l'esposizione di opere d'arte pittoriche, sculture, litografie ed altro, donate ad E-mergency da artisti lodigiani (e non). Il ricavato della mostra sa-rà interamente destinato a finan-ziare i progetti umanitari di Emer-gency in Iraq. Gli orari di visita sono i seguenti: da martedì a ve-nerdì dalle ore 17 alle ore 19 sa-bato e domenica dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle 16 alle 19.00.