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IL PONTE
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ANNO 4 - N.6 (Versione web - anno 1 n.3) NUOVA SERIE DICEMBRE 2000

Diario di bordo

S. Angelo Calcio Le partite di novembre

Dopo lo svolgimento della nona giornata di campionato, che vede il S. Angelo uscire indenne (0-0) da Romano di Lombardia, il torneo di Serie D si ferma per consentire, oltre alla riunione delle società, la disputa dei recuperi delle molte gare non giocate a causa dell'alluvione che, lo scorso 15 ottobre, ha colpito l'Alta Italia.

L'intero decimo turno, originariamente in programma il 5 novembre, viene dunque rinviato "in toto" a dicembre, costringendo così i rossoneri barasini ad affrontare due trasferte consecutive, dato lo "slittamento" della gara casalinga che li avrebbe messi di fronte alla compagine milanese del Brera, e, soprattutto, al suo nuovo allenatore: Walter Zenga, il miglior portiere del mondo 1989, per anni "saracinesca" dell'Inter (con la quale ha conquistato, sotto la guida del "Trap", lo scudetto dei record nella stagione 1988-'89, raccogliendo ben 58 punti) e della Nazionale azzurra, tornato in Italia dopo una "agrodolce" avventura vissuta oltreoceano, negli Stati Uniti, nella "M.L.S.-Major League Soccer", in veste di allenatore-giocatore (1997-'98).

"Saltato" questo affascinante confronto, il torneo riprende dunque il suo regolare corso il 12 novembre, con il S. Angelo di scena allo stadio "Fortunati" di Pavia, nella "tana" della agguerrita (ed imbattuta) capolista, che può vantare fra le sue fila un indimenticabile ex, quel "Super Mario" Rossini che, soltanto due stagioni or sono, in coppia con il "gemello" Paolino Curti, fece sognare un paese intero, portando i rossoneri ad un passo dalla tanto agognata Serie C/2…

"Pavia, mia bella longobarda!" amava ripetere il compianto Gianni Brera. Ma, per il S. Angelo, l'antica Ticinum rappresenta un vero e proprio incubo, dato che, dopo il 2-3 dello scorso torneo, i barasini escono ancora sconfitti dal campo di viale Alzaia. Il secco 0-2 incassato (che proietta i bianco-blu al primo posto solitario, n.d.r.) equivale ad un chiaro campanello di allarme, destinato a diventare una sirena la domenica successiva, in occasione del match casalingo con il Nuovo Calcio Trento, dal quale gli uomini di Gandini riescono a ricavare soltanto un pareggio (0-0) che li fa sprofondare al quartultimo posto, in piena zona retrocessione.

Così, relegato nei bassifondi della graduatoria, e con solo due vittorie racimolate nel giro di undici incontri, il S. Angelo deve recarsi in quel di Lodi, a rendere visita ai "cugini" del Fanfulla, secondi in classifica, per dar vita ad un derby che, Limp Bizkit permettendo, ha tanto l'aria di una "Mission: Impossible", ma che, alla prova dei fatti, dimostrerà di essere "soltanto" un impegno arduo, ma possibile...

E' un impegno per il quale il club presieduto da "Peppino" Pisati decide di non farsi trovare impreparato, disputando a tal fine un test match infrasettimanale con i grigi dell'Alessandria, sodalizio militante in Serie C/1, conclusosi con un incoraggiante pareggio per 2-2.

Domenica 26 novembre 2000. In questa data, nella cornice della "Dossenina", va in scena il tanto atteso confronto tra "il guerriero" lodigiano, tornato a pensare in grande, dopo anni di frustrazioni, ed i rossoneri santangiolini, cui spetta il compito di "tastare" le ambizioni della squadra guidata dal mister Corrado Verdelli, e…C.V.D.: come volevasi dimostrare!

Infatti, a testimonianza del fatto che, in qualsiasi campo, non si debba MAI vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso, il S. Angelo, dato quasi per vittima sacrificale alla vigilia, compie l'impresa di uscire imbattuto dal capoluogo, con un 1-1 che "retrocede" i bianconeri al terzo posto, a ben 7 lunghezze dalla leadership. Il versante rossonero accetta invece di buon grado la divisione della posta: oltre a soddisfare i calorosi tifosi, il punticino raccolto rappresenta una indispensabile iniezione di fiducia, in vista del "tour de force" di fine anno, che vedrà i santangiolini opposti a squadre assai pericolose quali la Pro Lissone, il Crociati Parma (che in realtà gioca a Collecchio, n.d.r.) ed il Seregno dell'ex Danilo Delmonte.

Siamo ormai a dicembre 2000, a solo due stagioni dall'indimenticabile annata 1998-'99, in cui pareva che il sogno C/2 fosse destinato a realizzarsi. Sappiamo tutti come è andata; bisogna onestamente ammettere che, da quei giorni, la storia del S. Angelo ha di nuovo imboccato la parte discendente della parabola, tanto che, oggi, dopo un anno di transizione, la squadra che gioca per il paese dei fratelli Barasa è purtroppo costretta a rincorrere un obiettivo (la salvezza) assai diverso da quello di allora, anche se il calore del pubblico è rimasto inalterato.

Go ahead, boys! It's hard way, but if you'll hang on, you'll succeed! (Andate avanti, ragazzi! E' un compito difficile, ma se non demorderete avrete successo!).

Giuseppe Livraghi

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